sabato 4 febbraio 2012

James Danforth Quayle

, meglio conosciuto come Dan Quayle, (Indianapolis, 4 febbraio 1947), è un politico statunitense. Nato in una ricca famiglia di imprenditori (il padre James C. Quayle era un magnate pubblicitario mentre il nonno materno Eugene C. Pulliam era un imprenditore), Dan Quayle si diplomò alla Huntington High School di Huntington nel 1965 ed ottenne la laurea in Scienze Politiche alla DePauw University nel 1969. Dopo aver lavorato per qualche tempo come pubblicista nel quotidiano di famiglia Huntington Herald-Press nel 1976 lascia il giornalismo per dedicarsi alla politica, aderendo al Partito Repubblicano Statunitense. Nello stesso anno è eletto Procuratore Distrettuale dell'Indiana, mentre nel 1980 viene eletto al Senato, carica in cui sarà confermato nel 1986 con una schiacciante maggioranza. La vittoria alle elezioni del 1980 fa entrare Dan Quayle nel Guinness dei primati, essendo diventato a 33 anni il più giovane senatore della storia degli Stati Uniti d'America. Nell'agosto del 1988 il candidato repubblicano alla Casa Bianca George Bush senior lo sceglie come proprio vicepresidente in vista delle elezioni politiche. Il vicepresidente - Insieme la coppia Bush-Quayle ottiene il 53,4% alle elezioni svoltesi a novembre, battendo in tal modo il duo democratico Michael Dukakis-Lloyd Bentsen: dal 20 gennaio 1989 al 20 gennaio 1993 Quayle sarà il 44° vicepresidente della storia degli Stati Uniti d'America. In qualità di vicepresidente Quayle darà il via ad una riforma del sistema aerospaziale americano, ed inoltre il 9 febbraio 1989 il presidente Bush lo nomina capo della "Camera di Consiglio e Competitività". Tuttavia, durante tutto il suo mandato vicepresidenziale, egli sarà ridicolizzato dai mass-media a causa della sua scarsa cultura politica e di alcune sue frasi confuse e senza senso.[senza fonte] Durante la prima Guerra del Golfo egli si dichiara favorevole al conflitto. Quayle, uno dei "falchi" dell'amministrazione Bush, consiglia senza successo al proprio presidente un allargamento delle operazioni militari in tutto l'Iraq, in modo da coinvolgere direttamente anche la stessa capitale Baghdad. Sempre in qualità di vicepresidente Quayle si candida anche alle elezioni presidenziali del 1992, ma stavolta i candidati repubblicani sono sconfitti dal duo proposto dal Partito Democratico Statunitense, ovvero Bill Clinton e Al Gore. Causa della sconfitta per i repubblicani in quelle elezioni è il successo dell'indipendente Ross Perot che, con il 18,9% dei consensi, penalizza fortemente proprio il partito di Quayle, che si ferma al 37,4% dei voti. Sviluppi successivi - Nell'aprile del 1999 Quayle si presenta alle elezioni primarie del Partito Repubblicano cercando di ottenere la nomina a candidato presidente. Le primarie sono però vinte da George W. Bush, figlio del suo presidente dieci anni addietro. Membro onorario dell'Istituto Hudson, egli ha scritto tre libri: Standing Firm (memorie del suo passato da vicepresidente) nel 1994; The American Family: Discovering the Values that Make Us Strong nel 1996 e Worth Fighting For del 1999. Successivamente ha fondato la "Compagnia America", un movimento politico e culturale ancorato al Partito Repubblicano, di cui è anche segretario. Vita privata - Quayle, primo di quattro figli, ha due fratelli ed una sorella: Chris, Mike e Martha. Nel novembre del 1972 ha sposato Marilyn Tucker, da cui ha avuto tre figli: Tucker, Benjamin, e Corinne. È un grande appassionato di sport, ed in particolare di golf, tennis, basket, sci, ippica e pesca. Spesso è stato visto incitare i propri figli al fine di indurli a praticare tali sport.[senza fonte] Ama leggere storie ambientate in Inghilterra, nazione da cui i suoi antenati immigrarono.

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