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martedì 6 dicembre 2011
Miroslav Vitous
(Praga, 6 dicembre 1947) è un bassista e contrabbassista ceco.
Iniziò lo studio del violino all'età di sei anni, pianoforte a dieci anni, e contrabbasso a quattordici. Vitouš fu anche un nuotatore da competizione. Uno dei suoi primi gruppi fu il Junior Trio, con suo fratello Alan alla batteria e con l'amico ceco, presto anch'egli famoso, Jan Hammer alle tastiere. Vitouš studiò al conservatorio di Praga (sotto F. Posta), e vinse successivamente un concorso internazionale a Vienna, ottenendo una borsa di studio per la Berklee College Of Music di Boston.
Il virtuosismo di Vitous nell'ambito del contrabbasso ha spinto molti critici ad affiancarlo a bassisti del calibro di Scott LaFaro, Dave Holland, Niels-Henning Ørsted Pedersen e Christian McBride. Un esempio rappresentativo del talento di Vitous al contrabbasso è il disco Now He Sings, Now He Sobs (1968), con Chick Corea al pianoforte e Roy Haynes alla batteria. Questo disco presenta forte senso ritmico, innovative linee di walking bass ed un intenso uso dell'improvvisazione.
Il suo primo disco solista, Infinite Search (1969), rieditato ultimamente con piccole aggiunte fra cui Mountain In The Clouds, presenta nella formazione musicisti chiave per quello che sarà successivamente il movimento jazz fusion: il chitarrista John McLaughlin, il pianista Herbie Hancock, il batterista Jack DeJohnette, e il sassofonista Joe Henderson, già nota icona del jazz.
È stato uno dei membri fondatori del gruppo Weather Report, ha lavorato con Jan Hammer, Freddie Hubbard, Miles Davis, Chick Corea, Wayne Shorter, Joe Zawinul e Jan Garbarek. Vitous ha sempre ribadito ai giornalisti che la sua controversa uscita dai Weather Report fu causata dal cattivo rapporto con Joe Zawinul, tastierista e co-fondatore del suddetto gruppo. Alphonso Johnson, che rimpiazzò Vitous, fu anch'egli presto sostituito dal più innovativo ed influente bassista di tutti i tempi Jaco Pastorius. Nel 1988, Vitous tornò in Europa per concentrarsi sulla composizione, senza però smettere di esibirsi in concerti e festival.
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