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domenica 18 dicembre 2011
Alfonso Luigi Marra
(San Giovanni in Fiore, 18 dicembre 1947) è un politico italiano, già parlamentare europeo.
È avvocato cassazionista con studio a Napoli.
Nel 1987 fondò il Partito di Azione per lo Sviluppo, definito, nel documento Causa della fondazione ed ideologia del PAS, «né di destra né di sinistra né di centro».
Sempre nel 1987 fondò anche l'associazione FermiamoLeBanche, che si prefigge l'obiettivo di contrastare il sistema bancario ed il signoraggio.
Nel 1989 la prima pagina de La Stampa si occupa della sua battaglia legale e politica per poter rivedere i suoi figli. Della stessa storia si occuperà l'anno dopo il Maurizio Costanzo Show.
Dal 1990 inizia a farsi notare anche come promotore dei suoi libri autopubblicati. Iniziò acquistando ogni sabato un'intera pagina di Mercurio, l'allora supplemento culturale settimanale de la Repubblica. Chiuso Mercurio nel 1991, dal 1992 Marra fece altrettanta opera promozionale con l'analogo TuttoLibri de La Stampa. Tanto su Mercurio quanto su TuttoLibri le redazioni non gradirono le pagine acquistate da Marra. In particolare Furio Colombo lo stroncò spiegando che «Marra, per quel che capisco, appartiene a un nuovo tipo di autori, quelli che non solo provvedono alla composizione del testo ma anche alla creazione del mercato». Marra diventa noto come «l'avvocato inonda-giornali» o «avvocato grafomane», come l'ha definito Massimo Gramellini, o anche «psico-avvocato» (Pino Corrias).
Ex comunista e socialista, viene eletto deputato alle elezioni europee del 1994 con 56.592 preferenze nelle liste di Forza Italia, che però lasciò nel 1996, rimanendo iscritto al gruppo politico Unione per l'Europa (del quale faceva parte anche il gruppo Forza Europa), come rappresentante del Partito di Azione per lo Sviluppo. Durante il mandato parlamentare europeo, fu coordinatore per il gruppo Forza Europa della Commissione per gli affari istituzionali del Parlamento Europeo e poi membro della stessa in seguito alle sue dimissioni da Forza Europa. Fu altresì membro della Commissione pesca dell'europarlamento e della Delegazione per le relazioni con l'Australia e la Nuova Zelanda.
A commento dell'elezione di Marra a eurodeputato, Mirella Appiotti avanzò l'ipotesi che lo sforzo economico per autopromuoversi fosse in realtà utile a favorire tale evento.
Sempre nel 1994 Marra acquistò uno spazio settimanale su Rete Mia per esprimere il suo «punto di vista politico».
Nel 1997 avanzò la candidatura a sindaco di Napoli, poi ritirata per problemi giudiziari.
Alle elezioni europee del 1999 si ricandidò nella circoscrizione Italia meridionale per il Centro Cristiano Democratico, ottenendo 7.921 preferenze, insufficienti per la rielezione.
Sempre nel 1999 Carla Benedetti, a proposito dei libri di Marra, li definì «di non facile classificazione a giudicare dai titoli che si sono susseguiti», prendendo a modello la sua strategia promozionale per definire la figura dell'«autore senza opera».
Dal 2010 Marra ha ripreso a promuovere le sue opere con spot televisivi sulle reti RAI, che gli hanno reso una discreta e non sempre positiva popolarità[23]. In modo particolare uno spot televisivo del 2010 che vedeva come testimonial Manuela Arcuri, è stato definito da Aldo Grasso «un piccolo diamante di coatteria, così brutto da sfiorare il sublime (...) un esempio involontario di kitsch, di camp e di trash, un brutto non intenzionale ma che poggia sul candore con cui è stato messo in opera l'artificio». Marra ha risposto alle critiche precisando «di aver utilizzato il mezzo più convenzionale del mondo nella maniera più normale. Quel che nessuno vuole dire è che la differenza, nel mio caso, la fanno i contenuti» e sostenendo che «il potere non vuole che io scriva». Nel 2011 nuovi testimonial sono poi stati Lele Mora[26], Karima El Mahroug, meglio nota come la Ruby dell'omonimo caso politico-giudiziario e infine Sara Tommasi.
Sul versante politico, alle elezioni regionali campane del 2010 Marra ha guidato la lista Alleanza di Popolo, che con il Popolo della Libertà ed altri sosteneva la candidatura a Presidente di Stefano Caldoro, poi eletto. La lista ha ottenuto 39.460 voti (1,43%) e un seggio nel Consiglio regionale. L'elezione a consigliere del candidato di Alleanza di Popolo, Roberto Conte, consigliere uscente prima in forza ai Verdi e poi al Partito Democratico, è stata tuttavia sospesa in quanto il candidato è stato condannato nel 2009 in primo grado a due anni per concorso esterno in associazione camorristica e voto di scambio[31]. Al suo posto nel Consiglio regionale campano siede per 18 mesi Carmine Sommese, quindi Conte viene reintegrato in attesa del giudizio definitivo.
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