giovedì 22 dicembre 2011

Marcello Semeraro

(Monteroni di Lecce, 22 dicembre 1947) è un vescovo cattolico italiano. Ordinato sacerdote l'8 settembre 1971. Il 25 luglio 1998 è eletto vescovo di Oria. Docente di ecclesiologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, nel 2001 papa Giovanni Paolo II lo ha scelto come segretario speciale della decima assemblea generale del Sinodo dei Vescovi.[1] Riceve l'ordinazione episcopale il 29 settembre 1998 dall'arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi (coconsacranti: vescovo Domenico Caliandro, arcivescovo Donato Negro). Il 1º ottobre 2004 è eletto vescovo di Albano. È consultore della Congregazione per il Clero e nella CEI membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi. Il 16 gennaio 2007 è intervenuto, come membro della Commissione episcopale per la dottrina della Fede, l'annuncio e la catechesi ad un seminario sul tema del "primo annuncio" organizzato a Roma dalla CEI.[2] Il 4 maggio 2007 è stato eletto presidente della Nuova Avvenire Editoriale dall'assemblea dei soci, in sostituzione del cardinale arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, eletto alla presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.[3][4] Nel novembre 2007 fu al centro di polemiche a livello nazionale per l'allontanamento di tre suore in servizio presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo ad Aprilia, che si erano rifiutate di fare assistenza all'anziano parroco in cambio di una retribuzione di 800 euro mensili da dividere tra di loro tre.[1][5] La Curia vescovile ha dato spiegazioni in merito, denunciando una "montatura da parte dei media" e un riferimento scorretto dei fatti.[6] Nel giugno 2010 diviene Presidente della commissione episcopale per la dottrina della fede, l'annuncio e la catechesi.

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