mercoledì 21 dicembre 2011

Italo Ghitti

(Breno, 21 dicembre 1947) è un magistrato italiano, diventato famoso perché durante i primi 18 mesi di quella fase della storia giudiziaria italiana che è passata sotto il nome di Mani pulite svolgeva le funzioni di GIP di Milano. Il ruolo in Mani pulite - Lo scandalo denominato nel gergo giornalistico "Tangentopoli" cominciò il 17 febbraio 1992, quando il pubblico ministero Antonio Di Pietro chiese ed ottenne dal GIP, che appunto era Ghitti, la cattura di Mario Chiesa, membro del PSI e amministratore del Pio Albergo Trivulzio. Fu l'inizio di una lunga stagione di inchieste scottanti. Le notizie della corruzione in politica cominciarono ad essere pubblicate dai giornali. Toccava a Ghitti convalidare o meno i provvedimenti giudiziari proposti dalla Procura della Repubblica che vedeva come Procuratore Francesco Saverio Borrelli e come elementi di spicco, oltre ad Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Francesco Greco, Piercamillo Davigo, Gerardo D'Ambrosio. Dopo 18 mesi, tuttavia, era sorta qualche incomprensione e fu trovata una soluzione che non sconfessava la precedente linea di condotta: Ghitti accettò la candidatura al CSM e quindi lasciò il suo incarico Milanese.

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