giovedì 13 novembre 2008

L'impaccio delle zampe


Biologia
Andirivieni evolutivi
L'impaccio delle zampe



Una delle specie di Lerista ha perso completamente le zampe, adattandosi a un ambiente sabbioso, in meno di 3,6 milioni di anni
Una piccola lucertola, Lerista, ha più volte cambiato significativamente la forma del proprio corpo nell'arco di tempi evolutivamente molto brevi. Lo hanno dimostrato ricercatori dell'
Università di Adelaide, in Australia, che illustrano i risultati del loro studio in un articolo pubblicato sulla rivista online ad accesso pubblico BMC Evolutionary Biology.
Le lucertole australiane del genere Lerista rappresentano un modello particolarmente appropriato per lo studio della riduzione degli arti nelle lucertole e nei serpenti, dato che fra le 75 specie che lo compongono esiste una varietà di configurazioni degli arti assai elevata, andando da specie dotate di arti cinque dita fino a specie completamente prive di arti.
"Si ritiene che queste lucertole abbiano perso gli arti perché passano gran parte della loro vita 'nuotando' sulla sabbia, dove le zampe non sono non sono necessarie, ma a volte rappresentando addirittura un ostacolo", ha osservato Adam Skinner, che ha coordinato lo studio.
La cosa che più ha colpito Skinner e colleghi, che per studiare lo schema e la velocità di questa riduzione degli arti hanno eseguito un'ampia analisi genetica di questo genere di lucertole, è stata la scoperta - resa possibile anche dall'utilizzo di modelli al computer che simulavano i possibili percorsi evolutivi - del fatto che l'evoluzione di un corpo simile a quello dei serpenti non solo è avvenuto indipendentemente più volte, ma che questo processo si è svolto sempre in tempi relativamente brevi: "La velocità massima per la perdita completa delle zampe si è avuta nell'arco di soli 3,6 milioni di anni", ha osservato Skinner, sottolineando come si tratti di una rapidità eccezionale per un cambiamento evolutivo così significativo. (gg)

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