martedì 4 novembre 2008

Il dilemma di Corot






Il dilemma di COROT
di Claudio Elidoro - Fonte: ESA




Da tempo la scoperta di nuovi pianeti extrasolari non fa più notizia o quasi, ma questo nuovo pianeta scovato dal satellite gestito dall'Agenzia spaziale francese e dall'ESA (con contributi specifici anche di Austria, Belgio, Germania, Spagna e Brasile) non poteva certo farla franca.COROT-exo-3b, questo il nome del pianeta, ha più o meno le dimensioni di Giove e orbita intorno a una stella appena più grande del nostro Sole, impiegando per ogni suo giro solamente 4 giorni e 6 ore. Fin qui, tutto sommato, nulla di strano. Non è certo una novità scoprire oggetti talmente appiccicati alla loro stella che per orbitarle intorno ci mettono una settimana o giù di lì. A volte questi oggetti si sono poi rivelati essere nane brune, vale a dire stelle che non sono riuscite a sbocciate perchè non hanno potuto innescare un ciclo stabile di reazioni nucleari.Finora la collocazione in una delle due categorie convenzionali di pianeta o nana bruna non aveva mai dato grossi problemi. E' vero, non è proprio così chiaro l'intervallo di massa per il quale si possa parlare di nana bruna, ma è altrettanto vero che i casi incontrati dagli astronomi non rendevano così problematica la classificazione. Stabilire che un oggetto con massa pari a 12 volte quella di Giove potesse essere considerato un pianeta non creava particolari problemi, come pure affermare che un oggetto di 70 masse gioviane appartenesse alla categoria delle nane brune.La particolarità che rende COROT-exo-3b davvero unico è che, stando ai comunicati stampa, la sua massa è pari a 20 volte quella di Giove. Questo comporta un paio di conseguenze piuttosto importanti. Anzitutto che siamo probabilmente in presenza del primo esemplare di una possibile classe intermedia tra pianeti e nane brune e che forse saremo obbligati a ripensare l'attuale classificazione. Ma comporta anche - sempre se la massa e le dimensioni annunciate nel comunicato stampa sono proprio quelle corrette e determinate grazie al concorso di un gran numero di osservazioni compiute anche dalla superficie terrestre - che ci si chieda seriamente di che materiali possa essere fatto un simile esotico oggetto caratterizzato da una densità così elevata. O perlomeno che strana struttura si possa nascondere al suo interno.
Links - Collegamenti:http://www.esa.int/esaCP/SEM0GG9FTLF_index_0.html

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