sabato 18 giugno 2011

Salman Rushdie


Salman Rushdie (Bombay, 19 giugno 1947) è uno scrittore e saggista britannico, autore di opere di narrativa in gran parte ambientate nel subcontinente indiano.
È cresciuto a Bombay e ha frequentato il King's College di Cambridge in Inghilterra. È un cittadino britannico. Nel 1999 s'è sottoposto ad un delicato intervento alle palpebre per curare un disturbo congenito ai tendini rattrappiti, che ne rendevano difficoltosa l'apertura, col rischio della perdita della vista. Nel 2004, Rushdie si è sposato per la quarta volta, questa volta con la modella ed attrice indiana Padma Lakshmi, dalla quale si è poi separato il 2 luglio 2007.
Il suo stile narrativo, che amalgama il mito e la fantasia con la vita reale, è stato descritto come collegato al realismo magico.

Nel 1988 scrisse I versi satanici (The Satanic Verses), una storia fantastica ma chiaramente allusiva nei confronti della figura di Maometto, e ritenuta blasfema dagli islamici.
La pubblicazione del libro provocò nel febbraio 1989 una fatwa di Khomeyni che decretò la condanna a morte del suo autore, reo di bestemmia. Un privato cittadino offrì una taglia per la morte dello scrittore, tollerata dal regime khomeynista. Lo scrittore riuscì a salvarsi rifugiandosi nel Regno Unito e vivendo sotto protezione.
Il traduttore giapponese del romanzo, Hitoshi Igari, fu però ucciso da emissari del regime iraniano, mentre il traduttore italiano, Ettore Capriolo, fu ferito[1]. Ferito fu anche l'editore norvegese del libro.
La fatwa è stata reiterata ancora il 17 febbraio 2008, in quanto "la condanna a morte dell'Imam Khomeini contro Salman Rushdie ha un significato storico per l'islam e non è semplicemente una condanna a morte".

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