martedì 28 giugno 2011

Anny Duperey


Anny Duperey, nome d'arte di Annie Legras (Rouen, 28 giugno 1947), è una scrittrice e attrice francese.

Figlia di un fotografo, il 6 novembre 1955 rimane orfana di entrambi i genitori periti accidentalmente a causa di esalazioni di monossido di carbonio.
Frequenta il Cours Simon, finanziando i suoi studi facendo l'indossatrice. Viene scritturata da Jean Meyer per una pièce teatrale: les Trois mariages de Mélanie.
Duperey ebbe il suo debutto nel 1967, nel film di Jean-Luc Godard, "2 ou 3 choses que je sais d'elle" (Due o tre cose che conosco di lei). Nel 1974, il film di Alain Resnais, Stavisky, rappresentò Arlette, la bellissima moglie dell'esuberante truffatore Alexandre Stavisky, interpretato da Jean-Paul Belmondo.
Anny Duperey fu nominata ai César Award nel 1977 come Miglior Attrice non-protagonista per la sua interpretazione in "Un éléphant ça trompe énormément". Per il suo lavoro in televisione, vinse due 7 d'Or Night come Miglior Attrice.
Nei film in lingua inglese, Anny Duperey apparve con Al Pacino nel film del 1977 di Sydney Pollack, Un attimo una vita (Bobby Deerfield). Un'altra notabile apparizione include Les Compères.
Oltre alle sue doti come attrice, Duperey è una scrittrice di successo di best-seller come L'admiroir (1976), Le Nez de Mazarin (Il Naso di Mazarino) (1986), Le voile noir (Il velo nero) (1992), Je vous écris (Ti sto scrivendo) (1993), Les chats de hasard (I gatti della fortuna) (1999), Allons plus loin, veux-tu? (Andiamo più avanti, ti va?) (2002) Les chats mots (Le parole di gatti) (2003) and Une soirée (Una sera) (2005).
Alla fine del 2006, guida un remake di Oscar et la dame rose (Oscar e la dama rosa), un libro scritto da Éric-Emmanuel Schmitt; questa rappresentazione può essere vista nell teatro L'Avant-Seine, a Colombes.
Una attivista sociale, Anny Duperey si offrì come volontaria per l'organizzazione internazionale per il bene dei bambini SOS Children's Villages and SOS-PAPA, un'organizzazione che aiuta ad assicurare ai bambini la partecipazione di entrambi i genitori, nel momento del loro divorzio. I suoi lavori fruttarono la nomina a Cavaliere della Legione d'Onore, nel 1997.
Le sue esperienze per la morte dei propri genitori e le fotografie del padre sono le caratteristiche fondamentali del libro Il velo nero, mentre le molte lettere e le vicende della sua vita dopo la pubblicazione de Il velo nero furono raccolto nel libro Je vous écris.

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