martedì 14 giugno 2011

Agostino De Romanis


Agostino De Romanis (Velletri, 14 giugno 1947) è un pittore italiano.

È tra i principali esponenti della Pittura Colta, movimento fondato da Italo Mussa nel 1980. Vi viene infatti inserito con la pubblicazione del catalogo Pittura e Poesia (Ed. De Luca, Roma 1986). Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni musei internazionali tra cui il Gedung Arsip National di Jakarta, il Museo Rudana di Bali e San Salvatore in Lauro di Roma. [senza fonte]
Anni '70
Scenografo e pittore, negli anni ’70 inizia la sua attività di professore di arte e la realizzazione di una serie di dipinti che il critico Marcello Venturoli includerà nella corrente della Nuova figurazione. Nel 1976 illustra in venti dipinti la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Anni '80
Nel 1980 Sandra Giannattasio presenta a Roma la prima monografia sull'autore. Nel 1985 Italo Mussa lo inserisce nel gruppo della Pittura Colta. Nel 1987 De Romanis porta a termine due dipinti per l'abside della chiesa di San Giuseppe artigiano in Roma intitolati Vecchia e Nuova Alleanza; dal 1988 al 1991 dipinge la serie delle Fabulae, come le definisce Domenico Guzzi.
Anni '90
Completata la serie di Acqua Aria Terra e Fuoco nel 1993, la espone nella Cattedrale di St Mary di Sydney (catalogo Electa - Milano). Nel 1995 espone e pubblica la serie di Carceri e vie di fuga (Ed. Electa - Milano).
[modifica] Dal 2000 ad oggi
Nel 2000 espone il ciclo pittorico Il grande cammino in 22 dipinti, in onore di S.S. Giovanni Paolo II (Abbazia di Casamari – Museo diocesano di Velletri). Nel 2001 espone negli Stati Uniti nella galleria I Many di San Francisco e Napa Valley. Completa intanto la serie dei dipinti ispirati all'Indonesia, paese per cui il pittore dimostra uno spiccato interesse dal 1978, quando vi effettuò il primo di numerosi viaggi. Nel 2003 i Musei di S. Salvatore in Lauro di Roma ospitano la serie Riscoprire l'Indonesia - Miti e Leggende (Il Cigno G.G. Edizioni, con saggi critici di Vittorio Sgarbi e Italo Moscati). Nel 2004 i musei di Jakarta e Bali espongono i nuovi dipinti della serie Rediscovering Indonesia pubblicati da L'Erma Di Bretschneider di Roma. Vittorio Sgarbi definisce Agostino De Romanis "pittore dell'Animismo":
« celebrando un altro matrimonio così come avvenne tra Gauguin e Tahiti, tra Agostino De Romanis e le isole indonesiane, tanto che le stesse popolazioni lo considerano uno dei migliori interpreti della loro realtà »
Nel 2006 espone Antichi e Nuovi Amori a Poltu Quatu in Sardegna.
« All'estremo del suo percorso, dopo aver solcato i sentieri del magico e del religioso, l'arte si è resa autonoma da tutto ciò che non è se stessa ed è diventata redenzione, salvezza dell'umanità: è questo il messaggio che continua a diffondere la pittura sapiente e taumaturgica di De Romanis, per liberare le potenzialità infinite delle nostre anime, per aiutarci a diventare più liberi dentro. »
(Vittorio Sgarbi, 2003)

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