mercoledì 24 agosto 2011

Roger De Vlaeminck


Roger De Vlaeminck (Eeklo, 24 agosto 1947) è un ex ciclista su strada, pistard e ciclocrossista belga. Professionista dal 1969 al 1984, fu campione del mondo di ciclocross Dilettanti nel 1968 ed Elite nel 1975 e medaglia d'argento su strada sempre nel 1975.
Corridore completo, capace di vincere sia in volata che attaccando sulle salite,[1] è considerato uno dei principali interpreti di sempre nelle corse di un giorno.[2][1] Si impose in tutte le più importanti classiche – Milano-Sanremo (1973, 1978 e 1979), Giro delle Fiandre (1977), Freccia Vallone (1971), Parigi-Roubaix (1972, 1974, 1975, 1977), Liegi-Bastogne-Liegi (1970), Campionato di Zurigo (1975), Parigi-Bruxelles (1981), Giro di Lombardia (1974 e 1976) – e in tutte e cinque le classiche "monumento", primato questo che condivide coi connazionali Rik Van Looy ed Eddy Merckx.[1] Vinse in totale più di 270 corse, tra cui un centinaio di criterium.[2]
Era soprannominato "il Gitano di Eeklo".

Già da dilettante si impose in diverse corse come Giro del Belgio e Freccia Vallone, nonché il campionato del mondo di ciclocross vinto nel 1968[3] e in cui conquistò la piazza d'onore nel 1969 prima di passare professionista con il team Flandria-De Clerck.
Esordì appunto nel 1969 alla Omloop Het Volk, che vinse alla prima partecipazione.[1] Affrontò subito il Tour de France, nell'anno della prima vittoria del connazionale Eddy Merckx, senza fortuna (si ritirò).[3] Molto meglio fece nelle corse di un giorno: fin dal primo anno da professionista si mise in luce con il secondo posto alla Milano-Sanremo, il terzo al Campionato di Zurigo e il secondo alla Gand-Wevelgem davanti al fratello Eric. Viene tuttavia ricordato con il soprannome di monsieur Roubaix per le quattro vittorie nella classica del pavé, in cui si impose nel 1972, 1974, 1975 e 1977, oltre ai quattro secondi posti del 1970, 1978, 1979 e 1981 e il terzo del 1976.
Nelle corse a tappe non raggiunse mai un livello elevato, anche se al Giro d'Italia arrivò al quarto posto nel 1975 vincendo sette tappe (sulle 22 conquistate in carriera nella "Corsa Rosa"). Riuscì comunque a imporsi in corse a tappe più brevi, come il Giro di Svizzera nel 1975, la Quattro giorni di Dunkerque nel 1971, il Giro di Sardegna nel 1976, il Giro di Puglia nel 1979 e per sei edizioni consecutive, dal 1972 al 1977, alla Tirreno-Adriatico.[3] Nel suo ricco palmarès manca però il titolo di campione del mondo su strada, sfiorato solamente nel 1975, quando arrivò secondo alle spalle dell'olandese Hennie Kuiper.
Gareggiò anche su pista in numerose Sei giorni e nel ciclocross, dove primeggiava il fratello maggiore Eric: proprio in questa specialità vinse il titolo di campione del mondo nel 1975, bissando quello già vinto da dilettante nel 1968 e continuando poi a correre fino al 1987, dopo che già da quattro anni si era ritirato dalle competizioni su strada.

Nessun commento: