sabato 31 marzo 2012

Domenico Mogavero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Domenico Mogavero (Castelbuono, 31 marzo 1947) è un vescovo cattolico italiano. Giurista di formazione, è stato ordinato sacerdote il 12 luglio 1970 ed incardinato nell'arcidiocesi di Palermo. Oltre alla pratica pastorale, è stato subito attivo presso i tribunali ecclesiastici ed in seguito presso l'Ufficio Nazionale per gli Problemi Giuridici della CEI, di cui è infine divenuto direttore. Il 15 maggio 2001 è stato nominato sotto-segretario della CEI, succedendo a mons. Giuseppe Betori, da poco più di un mese passato alle funzioni di segretario generale. Ha anche seguito, in qualità di postulatore, la fase diocesana della causa di beatificazione di don Giuseppe Puglisi, che nel 2001 ha avviato al termine con il riconoscimento del martirio del parroco di Brancaccio. È stato nominato vescovo di Mazara del Vallo il 22 febbraio 2007, ricevendo la consacrazione episcopale nella cattedrale di Palermo il 24 marzo dello stesso anno, per l'imposizione delle mani del cardinale Camillo Ruini. Ha fatto il suo ingresso in diocesi il 1º aprile 2007, Domenica delle Palme. La sua grande esperienza all'interno della CEI e, in particolare, degli uffici giuridici dell'Ente, ne ha però favorito il quasi immediato ritorno nei ranghi della Conferenza, con la nomina a Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici. La nomina è avvenuta il 29 marzo 2007, per coprire la vacanza creatasi dopo il trasferimento alla Curia Romana di mons. Francesco Coccopalmerio, divenuto presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Il vescovo Mogavero non ha comunque abbandonato l'esercizio del suo incarico pastorale, che ha svolto contemporaneamente all'incarico presso la CEI per oltre tre anni. Come presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici della CEI è intervenuto più volte lanciando moniti alla classe politica per richiamare l'attenzione su fatti immorali e vicende giudiziarie. In occasione delle polemiche sulle frequentazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ne ha suggerito le dimissioni «per il bene del paese». Simile suggerimento ha dato al direttore di Avvenire Dino Boffo, quando questi è stato attaccato dal quotidiano Il Giornale. Il 28 novembre 2009 è intervenuto sul quotidiano Il Fatto Quotidiano in merito a scottanti dichiarazioni della ex moglie del senatore trapanese Antonio D'Alì. Il 7 marzo 2010, in seguito al decreto interpretativo emesso dal Governo Berlusconi per la riammissione delle liste elettorali del PDL nel Lazio, durante un'intervista su Radio Vaticana ha dichiarato: «Cambiare le regole del gioco mentre il gioco è in corso è un atto altamente scorretto. La democrazia è una realtà fragile che ha bisogno di essere sostenuta e accompagnata da norme, da regole, altrimenti non riusciamo più a orientarci». L'intervento, dai toni molto duri, non è stato però condiviso dalla Conferenza Episcopale Italiana, che ne ha preso le distanze. Il 27 settembre 2010 ha lasciato l'incarico di Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici della CEI, nel quale gli è subentrato il vescovo ausiliare di Milano Mons. Carlo Redaelli. Il 30 agosto 2010, in occasione della visita di Muammar Gheddafi a Roma, essendo l'unico prelato invitato a prendere parte ad uno degli eventi col presidente libico, ha dichiarato di voler chiedere a questi «notizie sui campi di detenzione in Libia», denunciando come preoccupante il silenzio su «ciò che accade ai disperati d'Africa arrestati dalla polizia libica» ed aggiungendo di averne «già discusso col ministro Maroni. Non si può chiudere gli occhi di fronte a condizioni contrarie alla dignità umana. L'auspicio è che il confronto diretto con Gheddafi faccia riflettere tutti sulla politica dei respingimenti in mare dei migranti ... nessuno sa quale destino attende gli extracomunitari quando vengono riportati in Libia». Infine Mogavero ha sottolineato che «visto che dall'Italia non ho avuto risposte lo chiederò direttamente a Gheddafi». Il giorno seguente, non essendogli stato permesso avvicinare Gheddafi, il presule ha dichiarato che l'Italia «non ci ha fatto bella figura» e di aver perciò «chiesto di poter andare in Libia a visitare i centri di accoglienza» di persona. Il 21 marzo 2011, interpellato da Radio 24 sul bombardamento contro la Libia condotto dalla "Coalizione dei Volenterosi", ha affermato: "Non mi sentirei di essere decisamente ostile e contrario [all'attacco]. Una domanda di libertà non può essere liquidata in forma superficiale. C'è un popolo che chiede diverse condizioni di vita".
Sulla crisi libica il presule è intervenuto di nuovo il 31 marzo 2011, durante un'intervista a Rai News 24 in cui ha analizzato il quadro diplomatico e l'eventuale risoluzione del conflitto, affermando che bisognerebbe "mettere in moto la diplomazia vaticana perché si arrivi ad una soluzione onorevole del conflitto, che in questo momento è in una fase di stallo ma che se dovesse giungere alla prevalenza dell'una o dell'altra delle due parti in campo potrebbe far prevalere la soluzione negoziale ponendosi come parte al di sopra delle parti.". Nel 2011 ha scritto la prefazione al libro Wojtyla segreto di Ferruccio Pinotti, una controbiografia critica del beato papa Giovanni Paolo II. Il 2 maggio 2011 è di nuovo balzato agli onori delle cronache per aver accettato dallo stilista Giorgio Armani la donazione di tre abiti liturgici. Nel giugno 2011 è stato nominato visitatore apostolico della diocesi di Trapani[12]. Sempre nello stesso anno scrive insieme a Giacomo Galeazzi il libro "La Chiesa che non tace" edito da Bur-Rizzoli.

George Gabriel Masin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. George Gabriel Masin (New York, 31 marzo 1947) è un ex schermidore statunitense.

Alberto Giacomin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Alberto Giacomin (Cordignano, 31 marzo 1947) è un ex calciatore italiano, di ruolo difensore. Cresciuto nelle giovanili del Vittorio Veneto, nel 1966 passa al Milan dove disputa una partita nella Coppa delle Alpi 1967. Nel 1968 viene ceduto in prestito al Cesena dove debutta in Serie B. Ritornato al Milan, nell'estate 1969 passa alla Casertana[4], inizialmente ammessa alla Serie B e successivamente declassata a favore del Taranto. Con i campani vince il campionato di Serie C 1969-1970 e disputa il successivo campionato di Serie B, terminato con la retrocessione; disputa altre due stagioni in Serie C a Caserta prima di passare al Livorno, sempre in terza serie. Nel 1974 viene acquistato dal Piacenza di Giovan Battista Fabbri, con cui vince un altro campionato di Serie C nella stagione 1974-1975
. Non segue gli emiliani tra i cadetti, e a settembre viene ceduto in Serie D alla Sanremese, dove rimane per due stagioni di Serie D. Nel 1977, dopo due stagioni concluse con anonimi piazzamenti di centroclassifica, viene posto in lista di trasferimento dal club ligure, e si accorda con il Vittorio Veneto.

Oliviero Dinelli

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Oliviero Dinelli (Guardiagrele, 31 marzo 1947) è un doppiatore e attore italiano. Cresciuto a Roma, si laurea all'Accademia nazionale d'arte drammatica e in Scienze Politiche all'Università degli studi di Roma La Sapienza. Lavora in teatro e in televisione, radio fino ad arrivare al doppiaggio. Tra i personaggi da lui doppiati spicca l'attore inglese Rowan Atkinson diventando la sua voce ufficiale italiana dopo averlo doppiato con successo nel film Mr. Bean - L'ultima catastrofe. Nell'animazione è stata la 2ª voce di Naoto Date di L'uomo tigre e ha doppiato, fra gli altri, Kozo Fuyutsuki in Neon Genesis Evangelion, Timothy Moth nella serie Monster Allergy, Darkwing Duck nella serie omonima e Saladin in Winx Club. Ha doppiato anche il preside Mazur nel film della Walt Disney "In viaggio con Pippo", Ali in Farhat - "il principe del deserto", Zu in Moby Dick e il segreto di Mu e Henry Fenner ne La principessa e il ranocchio.

venerdì 30 marzo 2012

Liliana Ursino

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Liliana Ursino (Roma, 30 marzo 1947) è una annunciatrice televisiva italiana, attuale annunciatrice (voce out) della RAI-TV. Nel 1969 supera il concorso per annunciatrici, venendo definitivamente assunta nel febbraio del 1970. È una degli speaker storici e conduttrice, fino al marzo del 1999, di Meteo3, alternandosi con le altre annunciatrici ufficiali della rete e con Augusto Lombardi.

Yuko Tsushima

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Yuko Tsushima (津島 佑子 Tsushima Yūko, vero nome Satoko Tsushima; Tokyo, 30 marzo 1947) è una scrittrice, saggista e critica letteraria giapponese. È figlia di Osamu Dazai, anch'egli un celebre scrittore, che morì quando Yuko aveva solo un anno di età. Fa parte, insieme a Taeko Tomioka, Minako Oba, Kono Taeko, di un gruppo di scrittrici giapponesi che nella seconda metà del novecento ha focalizzato l'interesse sul privato, creando opere in cui l'intimismo e l'attenzione alla sfera sentimentale è preponderante. Ha iniziato a pubblicare le sue prime opere mentre frequentava l'Università femminile Shirayuri e a 24 anni ha pubblicato la prima raccolta di racconti, Shaniku-sai. Scrittrice molto prolifica, ha vinto numerosi premi letterari. Nel 1972 il suo racconto Kitsune wo haramu, è stato tra i candidati al Premio Akutagawa.

Margarita Rodríguez Vargas

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Margarita Rodríguez Vargas (30 marzo 1947) è una ex schermitrice cubana.

Roberto Formigoni

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Roberto Formigoni (Lecco, 30 marzo 1947) è un politico italiano, presidente della regione Lombardia dal 1995, al quarto mandato consecutivo. È stato iscritto alla DC, al PPI, ai CDU e infine a Forza Italia, partito che è confluito nel Popolo della Libertà. Roberto Formigoni è nato a Lecco nel 1947, figlio di Emilio e di Doralice Baroni, primo di tre fratelli. Frequenta il Liceo classico Manzoni di Lecco e si laurea nel 1971 in Filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; quindi studia Economia politica alla Sorbona di Parigi. In gioventù incontra don Luigi Giussani, aderisce al movimento cristiano cattolico di Gioventù Studentesca e, in seguito, di Comunione e Liberazione (diventa Memores Domini nel 1970, a 23 anni). Nel 1978 è stato fra i fondatori del settimanale cattolico Il Sabato e dal 1985 è iscritto all'ordine dei giornalisti come professionista. Il 13 dicembre 2004 la Facoltà di Scienze della comunicazione e dello spettacolo dell'Università IULM di Milano gli conferisce la Laurea Honoris Causa in Scienze e tecnologie della comunicazione.

giovedì 29 marzo 2012

Aleksandr Stepanovič Viktorenko

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Aleksandr Stepanovič Viktorenko (in russo: Александр Степанович Викторенко) (Ol'ginka, 29 marzo 1947) è un cosmonauta sovietico. Viktorenko è nato nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche nel territorio dell'attuale Kazakistan, è sposato ed ha due figli. È stato selezionato come cosmonauta il 23 marzo 1979 e si è ritirato il 30 maggio 1997. Nella sua carriera è stato quattro volte nella stazione spaziale russa Mir, il 22 luglio 1987 è partito con la missione Sojuz TM-3 ed è rientrato con la Sojuz TM-2 il 30 luglio; il 5 settembre 1989 è partito con la Sojuz TM-8 ed è rientrato il 19 febbraio 1990; il 17 marzo 1992 è partito con la Sojuz TM-14 ed è rientrato il 10 agosto successivo. Infine è partito il 3 ottobre 1994 con la Sojuz TM-20 ed è rientrato il 22 marzo 1995. Complessivamente ha trascorso 489 giorni in orbita.

Robert Troy Kimball

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Robert Troy Kimball detto Bobby (Orange, 29 marzo 1947) è un cantante statunitense, è noto per essere stato il cantante del gruppo rock Toto. Bobby Kimball è nato ad Orange in Texas. Ha iniziato a cantare sin da bambino e oltre a cantare sapeva anche suonare il pianoforte. Ha iniziato la sua lunga carriera nel 1976 quando fu ingaggiato dagli S.S.Fools. Con gli S.S.Fools incise solo un disco che come titolo aveva il nome della band. Durante il tour dello stesso anno però gli S.S.Fools si sciolsero. Bobby e i Toto - Nel 1976 andò ad un provino per diventare cantante di una band di Los Angeles: i Toto. Al provino cantò una canzone scritta da lui You Are the Flower, canzone che fu poi inserita nel primo cd dei Toto. Bobby diventò così il nuovo e primo cantante solista dei Toto. Con la band incise i primi quattro album, ovvero l'omonimo Toto, Hydra, Turn Back e Toto IV. Prese parte anche alle prime registrazioni del quinto album della band Isolation, ma successivamente lasciò il gruppo per contrasti insorti con gli altri membri del gruppo e per problemi di droga. Al suo posto arrivò il cantante Fergie Frederiksen. Nel 1990 è tornato per un piccolo periodo nella band, durante questo periodo incise insieme alla band il brano Goin' Home che rimase inedito fino al 1997, quando la band pubblicò un album di inediti chiamato Toto XX, l'album contiene alcune tracce registrate durante i vari periodi della band. Nel 1998 la band organizzò un tour di reunion che comprendeva gli ex membri quali Steve Porcaro, Joseph Williams e Bobby, che dopo il tour si riunì ai Toto come cantante principale. Incise così dopo 15 anni di assenza l'album Mindfields dal quale fu creato il successivo album dal vivo Livefields. Nel 2000 ha pubblicato il suo terzo album solista All I Ever Needed dal quale fu estratto il singolo Kristine. Con i Toto ha inciso ancora nel 2002 un album di cover di vari artisti Through the Looking Glass e l'album del 2006 Falling in Between. Nel giugno del 2008 i Toto hanno annunciato il loro scioglimento. Dopo i Toto - Dopo aver lasciato i Toto, Bobby si trasferì in Germania per avviare la sua carriera solista con il famoso produttore Franck Farian, lavorando inoltre anche come background vocalist per altri artisti. Nel 1990 per un breve periodo tornò a far parte dei Toto, con loro incise la famosa canzone Goin' Home che sarà poi inserita nell'album di inediti del 1997 Toto XX. La casa discografica però spinse la band a lavorare con un altro cantante e Bobby venne quindi sostituito da Jean-Michel Byron, un cantante sudafricano che con i Toto incise solo i brani inediti del greatest hits Past to Present 1977-1990. Byron però non fu considerato nello "stile" dei Toto e fu così licenziato. Nello stesso anno Bobby incise il suo primo album solista Classic Toto Hits. In questo disco Bobby cantava vari brani tratti dai primi quattro dischi dei Toto. Nel 1994 Kimball incise un altro album solista, il più noto Rise Up. Da questo album venne estratto il singolo Woodstock. Nel 1997 è apparso in duetto sull'album solista dell'altro ex cantante Joseph Williams "3", cantando con Williams e l'altro cantante dei Toto, Fergie Frederiksen, sul brano Goin' Home (che apparve per la prima volta proprio sul disco di Williams, prima ancora della versione pubblicata dai Toto su "XX"). Anni Recenti - Nel 2009 Bobby ha pubblicato l'album Back In Spades, che non è altro che una versione rivisitata del precedente All I Ever Needed, con alcune tracce in più, tra cui la bellissima titletrack. Bobby continua a suonare e cantare dal vivo con apparizioni e concerti in tutto il mondo. Tra le apparizioni di maggior rilievo, nel gennaio 2010, Kimball ha fatto 14 concerti in Germania: un tour chiamato Rock Meets Classic con la The Prague Symphony Orchestra, con Philipp Maier come direttore d'orchestra e arrangiatore musicale. Al tour hanno partecipato anche altre voci importanti come Lou Gramm, cantante della line-up originale dei Foreigner, e Dan McCafferty, dei Nazareth. Il 16 maggio 2010 Bobby Kimball è stato inserito nella Music Hall of Fame della Louisiana. Durante il 2010 Kimball ha registrato un album con il cantante dei Survivor Jimi Jamison. Il disco, pubblicato dalla Frontiers Records, è uscito nell'autunno del 2011 con il nome di Kimball Jamison. La pubblicazione del disco è stata anticipata dal singolo Can't Wait For Love. Nel settembre 2011 Bobby ha dichiarato di aver quasi terminato il lavoro su un suo disco solista a cui lavora da otto anni. Il cantante ha anche aggiunto che in alcune parti il disco sembra "qualcosa come Toto IV, ma in versione Funky". Collaborazioni - Come già menzionato Kimball ha collaborato con l'altro ex cantante dei Toto Joseph Williams sui suoi album I Am Alive (1996) e 3 (1997). Altre collaborazioni recenti includono quella con Maria Dangell, con cui ha inciso la canzone The Heaven of Milano; il tributo ai Pink Floyd, nell'album Pink Box: Songs of Pink Floyd, in cui sono presenti anche altri artisti del calibro di Adrian Belew, Alan White, Gary Green, Steve Morse e Steve Lukather, nell'album Bobby canta la canzone Have a Cigar. Ha partecipato inoltre anche all'album di tributo ai Journey Don't Stop Believin': A Tribute to Journey, in cui canta il brano Who's Crying Now, anche in questo caso è circondato da famosi artisti fra cui Eric Dover, Kip Winger, Kelly Hansen e Tommy Shaw.

Giuseppe Gianni

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detto Pippo (Solarino, 29 marzo 1947) è un politico e chirurgo italiano. Inizia la sua carriera politica negli anni ottanta divenendo consigliere comunale presso il comune di Priolo Gargallo e assumendo la carica di assessore ai Lavori Pubblici. Nel 1984 è eletto sindaco, carica che ricoprirà ininterrottamente fino al 1991. Nel frattempo (dal 1989 fino al 1991) diviene componente del consiglio di amministrazione della Tirrenia. Dal 1991 viene eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana nelle file del CDU ricoprendo la carica di vice presidente della commissione permanente per i servizi sociali e sanitari della Regione Siciliana e poi presidente nel 1993. In seno al partito diviene vice presidente del gruppo parlamentare del CDU all'ARS e successivamente presidente. Nel Consiglio Nazionale del partito viene nominato "responsabile nazionale del dipartimento per il Mezzogiorno" e segretario provinciale del CDU di Siracusa. Nel 1999 viene eletto consigliere comunale di Priolo per aderire all'UDC dove viene nominato segretario provinciale. Il 13 maggio 2001 viene eletto deputato nazionale assumendo vari incarichi istituzionali. Terminato il mandato Nazionale il 28 maggio 2006 viene eletto deputato della Regione Siciliana nella lista Unione dei Democratici Cristiani (U.D.C.- Collegio di Siracusa) e nominato presidente della quinta commissione all'Ars, Cultura, Formazione e Lavoro. Nel 2008 dopo essere rieletto deputato regionale nelle fila dell'UDC ricopre per un anno il ruolo di assessore regionale all'Industria per la Sicilia, in quel frangente promulga una legge definita "legge GIANNI" la n 23 del 16/12/2008 per il rilancio dell'imprenditoria, con particolare attenzione all'imprenditoria femminile e giovanile. Nel 2010, abbandona l'UdC per entrare a far parte del movimento dei Popolari per l'Italia di Domani fondato da Calogero Mannino e nelle fila di questo partito, il 17 novembre dello stesso anno, subentra alla Camera dei Deputati al posto del dimissonario Giuseppe Drago. Procedimenti giudiziari - Nel 1980 è stato arrestato per spaccio di droga in merito a tale condanna il 30 ottobre 2004 la Corte d'appello di Catania gli ha riconosciuto un risarcimento di 211 000 euro per aver ingiustamente scontato una pena di 80 giorni di carcere. Nel marzo del 1994 viene nuovamente arrestato con l'accusa di concussione per aver chiesto e ricevuto una tangente di 25 milioni di Lire per l'appalto di lavori nella pineta di Priolo, poi assolto in terzo grado dalla Corte di Cassazione. Nel 1998 al primo grado di giudizio viene condannato a tre anni di reclusione con l'interdizione dai pubblici uffici, l'anno successivo viene assolto in secondo grado, ma nel 2000 la Corte di Cassazione confermerà la sentenza di primo grado. Nel 1999 il pentito di mafia Francesco Marino Mannoia lo aveva accusato d'aver aiutato alcuni affiliati a Cosa nostra detenuti in carcere prescrivendo falsi certificati medici: «Ci insegnava a simulare false malattie per ottenere ricoveri d'urgenza. Per esempio mangiando banane e pillole di ferro si provocano effetti simili all'ulcera perforata mentre un'iniezione di camomilla provoca febbre e convulsioni». Gianni successivamente querelerà Mannoia per queste dichiarazioni. Accusato di essere legato al capomafia di Lentini Nello Nardo è stato poi sfiorato da varie altre indagini su mafia e politica, con riguardo all'omicidio di un imprenditore nel siracusano È infine indagato per voto di scambio, ma ancora sulla cresta dell'onda.Camera.it Controversie - Nel 2005 durante la seduta parlamentare sulle quote rosa in parlamento promossa da Stefania Prestigiacomo, l'onorevole Giuseppe Gianni pronunciò la frase: «Le donne non ci devono scassare la minchia».

Walter Facchinetti

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Walter Facchinetti (Arcisate, 29 marzo 1947) è un ex pugile italiano. Atleta di buon livello internazionale, vincitore di diversi titoli nazionali tra 1964 ed il 1972 ha coronato la sua carriera nella nazionale italiana di pugilato, ottenendo il quindo posto nella categoria dei mediomassimi (-81 kg), alle olimpiadi estive di Città del Messico 1968. Nato ad Arcisate comune della Valceresio, inizia a combattere nel 1963 con i colori del Boxe Club Varesino Spumador. L'anno successivo ottiene il suo primo titolo, vincendo a Roma il Campionato Italiano terza serie ed affermandosi come nuova promessa nel già discreto panorama pugilistico nazionale di quegli anni. Nel biennio '68 '69 ottiene i suoi maggiori successi, prima il secondo posto nei campionati italiani di Cecina del 1968, poi nella tarda estate dello stesso anno arriva un lusingiero quinto posto nei giochi olimpici di Città del Messico, nella categoria dei mediomassimi. L'anno successivo è coronato dalla vittoria del titolo italiano nei campionati nazionali di Castelfranco Veneto. Nel 1972 il passaggio al professionismo con alterne fortune, cessa l'attivitò agonistica nel 1976.

Bruno Bongiovanni

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Bruno Bongiovanni (Torino, 29 marzo 1947) è uno storico italiano. Università - È professore ordinario di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Torino e aderisce, in tale Università, al Dipartimento Culture. Politica. Società. Partecipa anche, sempre all'Università di Torino, al direttivo della Biblioteca interdipartimentale "Gioele Solari" e al direttivo della Biblioteca "Arturo Graf" della Facoltà di Lettere e Filosofia. Ha conseguito la Laurea in Storia Contemporanea (corso di laurea in filosofia) all'Università degli studi di Torino con una tesi sull'antistalinismo di sinistra e le interpretazioni della natura sociale dell'URSS (Facoltà di Lettere e Filosofia, relatori Nicola Tranfaglia e Massimo L. Salvadori, 1972). In precedenza era stato borsista, con la guida di Giorgio Galli, presso la Fondazione Giovanni Agnelli di Torino (1969-1972). Poi, tra il pre-Laurea e il post-Laurea, con la guida di Guido Quazza, è stato borsista presso il C.N.R. (1972-1973). Nel 1974, a tappe successive, ha preso inizio la carriera di ricercatore e di professore universitario. Nell'ambito dell'attività didattica (seminari, corsi, tesi di laurea assegnate e discusse, processi formativi per i dottorandi) si è occupato soprattutto, in sintonia con i suoi studi, di illuminismo, rivoluzione americana, antico regime e rivoluzione francese, restaurazione, patriottismo, bonapartismo, colonialismo, imperialismo, tre Italie (la liberale, la fascista, la repubblicana), pensiero politico, culture, intellettuali e istruzione, movimento operaio e socialista, comunismi e URSS, giellismo e azionismo, relazioni internazionali, "età della rivoluzioni indipendentistiche, liberali e democratiche (1776-1814)", "pace dei cento anni (1815-1914)", "guerra dei trent'anni del xx secolo (1914-1945)", "pax armata sovietico-americana dei quarantacinque anni (1946-1991)", forme di governo e sistemi e partiti politici, giornali e mezzi di comunicazione, nazioni nazionalità e nazionalismi, nazionalsocialismo, resistenza e dopoguerra, decolonizzazione, concetti di revisionismo e di totalitarismo, semantica storica, "scontri di civiltà (1991-2011)", ecc Dall’inizio del 1991, e sino al 2004, ha tenuto annualmente, presso la sede torinese del Bureau International du Travail, un corso organizzato dal Ministero degli Esteri, su temi di storia della politica internazionale, per aspiranti alla carriera diplomatica. Ha inoltre frequentato con profitto, leggendone e rileggendone gli scritti e ricevendone lettere e suggerimenti, sino a considerarli tutti maestri, oltre Nicola Tranfaglia e Massimo L. Salvadori, dentro e fuori il contesto universitario nazionale e internazionale, Pietro Chiodi, Aldo Bertini, Carlo Dionisotti, Maximilien Rubel, Hal Draper, Raya Dunayevskaya, Cyril Lionel Robert James, Max Schachtman, James Burnham, Tony Cliff, Herbert Marcuse, Franco Venturi, Giorgio Spini, Luigi Cortesi, Bruno Maffi, Boris Souvarine, Cornelius Castoriadis, Moshe Lewin, Richard Pipes, Paul Piccone, Victor Zaslavsky, Sebastiano Timpanaro, Tristano Codignola, Giulio Bollati, Vito Laterza, Cesare Cases, Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone, François Furet, Michel Vovelle, Bronislaw Baczko, Francesco Orlando, Paolo Gobetti, Alfredo Salsano, Giorgio Candeloro, Luciano Canfora, Luciano Guerci, Claudio Pavone, Adrian Lyttelton, Jens Petersen, Franco Bolgiani, Giuseppe Galasso, Silvio Lanaro e Gian Mario Bravo. Una volta docente universitario a Torino, dove ha sempre insegnato Storia Contemporanea e per più breve tempo anche Storia dei partiti e dei movimenti politici e Storia delle dottrine politiche, ha avuto, in sede di seminari, di esami, di Laurea e/o di Dottorato, di borse di Fondazioni, di Postdottorati, e di Assegni di ricerca, diversi allievi divenuti collaboratori, e alcuni poi colleghi universitari, che si sono tutti dedicati agli studi e hanno pubblicato saggi e libri di storia contemporanea, di storia delle dottrine politiche e di biblioteconomia: Francesco Tuccari, Lorenzo Riberi, Giulia Visintin, Barbara Berruti, Enrico Lanfranchi, Alessia Pedìo, Giovanni Borgognone, Daniele Rocca, Francesco Cassata, Alessio Gagliardi, Niccolò Pianciola, Gianfranco Ragona, Marcello Musto, Daniela Muraca, Elena Fallo, Cristian Pecchenino, Paolo Di Motoli, Irene Amodei, Cesare Panizza, Federico Trocini, Francesco Regalzi, Irene Carnazza, Luca Briatore, Daniele Pipitone, Gianluca Albergoni, Tomas Carini, Maria Di Massa. È membro del Collegio Docenti del Dottorato in Studi politici. Storia e teoria. Attività pubblicistica, editoriale e di ricerca [modifica] Collabora e ha collaborato con diversi quotidiani, in particolare con l’Unità[1], e con parecchi altri, nonché con alcuni settimanali e mensili. Ha lavorato, come redattore, e come editor, presso diverse case editrici. Ha altresì pubblicato molti saggi, articoli, interventi e recensioni su diverse riviste storiografiche, culturali. teorico-politiche e politico-sociali, tra cui Belfagor, Il Ponte, Rivista di Storia Contemporanea, Monthly Review, Ricerche di Storia Politica, Movimento operaio e socialista, Quaderni di Storia, Contemporanea, Telos, Ventesimo secolo, Quaderni storici, Zeitschrift für moderne europäische Geschichte, Il Presente e la Storia, Quaderno di Storia Contemporanea, Linea d'ombra, Il Tetto, Narcomafie, Thema, Giano, Vis-à-vis, Courrier international, Nuvole, Aprile, ecc. Ha fatto e fa parte della direzione, cooperando con interventi e saggi, di Passato e presente (Firenze). E anche del comitato scientifico, sempre cooperando, di Studi storici (Roma), della Rivista storica dell’anarchismo (Pisa) e di Teoria Politica (Torino). Ha diretto e dirige tre collane presso gli editori Laterza (Roma-Bari), Unicopli (Milano) e Stylos (Aosta). È membro del comitato scientifico dell'Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini (Torino), della Fondazione Luigi Firpo (Torino), della Fondazione Amadeo Bordiga (Formia), della Fondazione Luigi Micheletti (Brescia) e della Fondazione Federico Chabod (Aosta). Dall'inizio degli anni '90 è entrato nel comitato di redazione de L'indice dei libri del mese (Torino, mensile di recensioni e di informazione bibliografico-editoriale nato nel 1984), dove, dal settembre 1998, tiene e scrive, tutti i mesi, tra le altre cose (varie centinaia di recensioni e schede a partire dalle origini del mensile), una rubrica di storia delle parole e dei concetti dal titolo Babele. Osservatorio sulla proliferazione semantica. Studioso degli scritti marx-engelsiani e dei sistemi socialisti e comunisti, ha poi curato, introdotto, commentato, e in qualche caso tradotto, anche su rivista, varie edizioni di opere, quasi tutte inedite in Italia, su e soprattutto di Marx ed Engels (Marx, Rivelazioni sulla storia diplomatica segreta, Milano, L'Erba Voglio, 1978; Engels, La politica estera degli zar, Milano, La Salamandra, 1978; Marx, Manoscritti sulla questione polacca, Firenze, La Nuova Italia, 1981; Marx, Quaderno Spinoza 1841, Torino, Bollati Boringhieri, 1987; Marx, Russia, Roma, Editori Riuniti, 1993; Marx ed Engels, Manifesto del partito comunista, Torino, Einaudi, 1998, ecc). Ha scritto nel contempo, e in seguito, su svariati argomenti, numerosi e lunghi saggi per opere collettive in più volumi, per libri miscellanei, per atti di convegni, per dizionari storici e politologico-sociologici. In merito a una parte di queste pubblicazioni si vedano Il marxismo da pensiero radicale a pensiero istituzionale, Milano, La Salamandra, 1979; Italia moderna, Milano, Electa, 1982; La Seconda Guerra Mondiale: i Grandi Protagonisti, Milano, Fabbri, 1983; Il romanzo d’appendice. Carolina Invernizio, Torino, Gruppo Editoriale Forma, 1983; Il modello politico giacobino e le rivoluzioni, Firenze, La Nuova Italia, 1983; La Storia, Torino, UTET, 1986-2004; La cultura e i luoghi del '68, Milano, FrancoAngeli, 1991; Insegnare gli ultimi 50 anni. Riflessioni su identità e metodi della storia contemporanea, Firenze, La Nuova Italia, 1992; Enciclopedia delle Scienze Sociali, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1993-1996; L'Università di Torino. Profilo storico e istituzionale, Torino, Pluriverso, 1993; Storia illustrata di Torino, Torino, Sellino, 1993; Prima, UTET, 1994; Alla ricerca della politica. Voci per un dizionario, Torino, Bollati Boringhieri, 1995; Storia dell'Editoria d'Europa, San Casciano Val di Pesa, Shakespeare & Company, 1995; Storia d’Italia, Roma-Bari, Laterza, 1997; Guida all'Italia contemporanea, Milano, Garzanti, 1998; Tradizione protestante e ricerca storica. L'impegno intellettuale di Giorgio Spini, Firenze, Olschki, 1998; Marxismo, populismo e anarchismo, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 1998; L’Identità fra Tradizione e Progetto. Nazioni Luoghi Culture, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Assessorato alla Cultura, 1998 ; L’Università degli Studi di Torino. Storia. Organizzazione amministrativa. Didattica. Attività scientifica, Torino, Università degli Studi di Torino, 1998; I libri del 1968. Una bibliografia politica, Roma, manifestolibri, 1998; Un secolo a Torino, Torino, La Stampa, 1999; Il pensiero politico. Idee, teorie, dottrine, Torino, UTET, 1999; Storia di Torino, Torino, Einaudi, 1999-2001; Enciclopedia della sinistra europea, Roma, Editori Riuniti, 2000; Atlante del Novecento, Torino, UTET, 2000; Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino, Firenze, Olschki, 2000; Un canone per il terzo millennio, Milano, Bruno Mondadori, 2001; Il governo Berlusconi, Roma, Laterza, 2002; Dizionario dei fascismi. Personaggi, partiti, culture e istituzioni in Europa dalla grande guerra a oggi. Milano, Bompiani, 2002; Novecento difficile. Rimozioni ed eredità, Brescia, Fondazione Luigi Micheletti/Fondazione Calzari Trebeschi/Anpi di Brescia, 2002; Un viaggio un’epoca. La visita dello zar Nicola II a Racconigi. 23-25 ottobre 1909, Cuneo, Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte/Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 2002; Bonapartismo cesarismo e crisi della società. Luigi Napoleone e il colpo di Stato del 1851, Firenze, Olschki, 2003; Dizionario del fascismo, Torino, Einaudi, 2003; Cent'anni. Piero Gobetti nella storia d'Italia, Milano, FrancoAngeli, 2004; La Chiesa cattolica e il totalitarismo, Firenze, Olschki, 2004; La democrazia tra libertà e tirannide della maggioranza nell'Ottocento, Firenze, Olschki, 2004; L'Italie aujourd'hui. Situation et perspectives après le séisme des années 90, Paris, L'Harmattan, 2004; L'opposizione al governo Berlusconi, Roma, Laterza, 2004; Gli storici si raccontano. Tre generazioni tra revisioni e revisionismi, Roma, manifestolibri, 2005; La nazione in rosso. Socialismo, comunismo e questione nazionale 1889-1953, Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino, 2005; Le totalitarisme en question, Paris, L'Harmattan, 2008; La forza dei bisogni e le ragioni della libertà. Il comunismo nella riflessione liberale e democratica del Novecento, Reggio Emilia, Diabasis, 2008; Imperi e imperialismo. Modelli e realta imperiali nel mondo occidentale, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2009; Gli ismi della politica, Roma, Viella, 2010; La fine del socialismo ? Francesco Saverio Merlino e l'anarchia possibile, Chieti, Centro Studi Libertari Camillo di Sciullo, 2010, ecc., ecc. Introduzioni, prefazioni, postfazioni, curatele e annotazioni si trovano infine, oltre che nelle sopra citate edizioni marxologiche, in altri volumi, come, ad esempio, tra i vari, Ottorino Perrone, La tattica del Comintern 1926-1940, Venezia, Edizioni Sociali, 1976, pp. 7-34 e 161-177 , Daniel Guérin, Borghesi e proletari nella rivoluzione francese, 2 voll., Milano, La Salamandra, 1979-1980, vol. I, pp. 7-24, Maximilien Rubel, Marx critico del marxismo, Bologna, Cappelli, 1981, pp. VII-XXIII , John Tosh, Introduzione alla ricerca storica, Firenze, La Nuova Italia, 1989, pp. VII-XIX; Bruno Rizzi, Dove va l’U.R.S.S. ? (1937), Foligno, Centro Studi Pietro Tresso, 1993, pp. 3-7, Isaiah Berlin, Karl Marx, Firenze, La Nuova Italia, 1994, pp. VII-XXIX (2ª ed., Milano, Sansoni, 2004), Un eretico della sinistra. Angelo Tasca dalla militanza alla crisi della politica, a cura di Sergio Soave, Milano, FrancoAngeli, 1995, pp. 9-18, Norberto Bobbio, Ideological Profile of Twentieth-Century Italy, Princeton (NJ), Princeton University Press, 1995, pp. 203-227, Robert Palmer, Joel Colton, Storia del mondo moderno, 3 voll. (I. Dalla nascita dell’Europa alla Rivoluzione francese, II. Dalla Rivoluzione francese alla prima guerra mondiale, III. Dalla prima guerra mondiale a oggi), Roma, Editori Riuniti, 1998, I, pp. IX-XXVII, Giovanni Borgognone, James Burnham. Totalitarismo, managerialismo, teoria delle élites, Aosta, Stylos, 2000, pp. 5-12, Max Hölz, Un ribelle nella rivoluzione tedesca 1918-1921, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2001, pp. 11-17, Luca La Rovere, Storia dei GUF. Organizzazione, politica e miti della gioventù universitaria fascista 1919-1943, Torino, Bollati Boringhieri, 2003, pp. XI-XXXIII, Luca Reteuna, Cicl.inprop. Volantini al Liceo d'Azeglio, Scamagno (To), Priuli & Verlucca, 2007, pp. 15-28, Elena Fallo, Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis Farrakhan, Boves (Cn), Araba Fenice, 2008, pp. 9-14, ecc., ecc. Ha in buona parte svolto le sue ricerche, oltre che a Torino, a Parigi, Berlino, Amsterdam, Londra, Zurigo, Milano, Roma e Firenze. È stato tradotto in sei lingue: inglese, spagnolo, francese, tedesco, finlandese, ungherese.

mercoledì 28 marzo 2012

Oswaldo Felipe Ramírez Salcedo

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Oswaldo Felipe Ramírez Salcedo (Lima, 28 marzo 1947) è un ex calciatore peruviano, di ruolo attaccante. Con 195 reti è attualmente il secondo miglior marcatore di sempre del Campionato peruviano. È inoltre l'ottavo miglior marcatore di sempre nella Coppa Libertadores, con 26 gol in 50 partite. Carriera - Inizia la sua carriera in Perù nel 1966 allo Sport Boys; nel 1968 vince la classifica cannonieri del Campionato peruviano con 26 reti in 26 partite. Nel 1970 è ingaggiato dall' Universitario de Deportes, dove resta per 5 anni, vincendo 2 titoli nazionali. Con l'Universitario in totale gioca 183 partite e segna 95 gol. Nel 1975 sbarca in Messico, all'Atlético Español e vince subito la CONCACAF Champions' Cup. Nel 1977 passa allo Sporting Cristal, dove rimane per 5 anni, prima di ritirarsi nel 1982; nel 1979 e 1980 conquista il Campionato di calcio peruviano, vincendo anche la classifica cannonieri nell'annata 1980. Nazionale - Nel 1969 ha segnato i due gol del Perù nel pareggio 2-2 contro l'Argentina a Buenos Aires, causando l'eliminazione argentina dal Mondiale 1970. Con la Nazionale peruviana prende parte al campionato del mondo 1970 e conquista la Coppa America 1975.

Cesarino Monti

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Cesarino Monti (Saronno, 28 marzo 1947) è un imprenditore e politico italiano. É stato sindaco di Lazzate (MB) dal 2001 al 2006 ed è stato rieletto nel 2011.

Aad de Mos

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Aad de Mos (L'Aia, 27 marzo 1947) è un allenatore di calcio olandese.

Oliver Friggeri

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Oliver Friggeri (Floriana, 27 marzo 1947) è uno scrittore, poeta e critico letterario maltese. Nato a Floriana, nei pressi della Valletta nel 1947. Tuttora insegna letteratura maltese all'Università di Malta. Nel 1989 ha organizzato il primo congresso dedicato alla letteratura maltese. Friggeri parla correntemente latino, italiano, maltese e inglese e ha composto varie opere anche in italiano, inoltre si è dedicato molto alla studio della poesia di Dun Karm. É membro del'Associacione Internazionale dei Crítici Letterari di Parigi e memebro fondatore dell'Academia International Mihai Eminescu di Craiova (Romania).

lunedì 26 marzo 2012

Cosimo Giuseppe Sgobio

(Montemesola, 26 marzo 1947) è un politico italiano. Funzionario pubblico, nel 1975 viene eletto Sindaco di Montemesola nelle file del PCI, carica che manterrà fino al 1985. Nel 1991 si schiera contro la scissione del PCI ed è tra i fondatori di Rifondazione Comunista. Nel 1995 viene eletto nuovamente Sindaco di Montemesola, ma rinuncia optando per l'elezione in consiglio regionale. Nel 1998 è fra i fondatori del Partito dei Comunisti Italiani. Nel 2001 e nel 2006 viene eletto alla Camera dei deputati. Nella XV Legislatura è membro della Commissione Difesa. È stato capogruppo dei Comunisti Italiani alla Camera.

Sir Elton Hercules John

, CBE, nato Reginald Kenneth Dwight (Pinner, 25 marzo 1947), è un cantautore, compositore e musicista britannico. È uno dei più grandi e celebrati artisti del rock contemporaneo; con la sua intensa attività musicale ha infatti contribuito notevolmente alla diffusione del piano rock e negli anni Settanta è stato la principale espressione del movimento, pur vantando comunque un'immensa produzione che spazia dal symphonic rock al glam rock, al pop rock. Nel corso della sua ormai quarantennale carriera ha venduto ufficialmente oltre 250 milioni di album (una stima reale e aggiornata sulle vendite totali dovrebbe essere sui 350 milioni di dischi tra singoli ed album), che ne fanno uno dei cantautori di maggior successo di sempre; inoltre, insieme al paroliere Bernie Taupin, forma una delle coppie di compositori più famose e prolifiche nella storia della musica contemporanea. Nel 1994 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, mentre nel 1998 è stato fatto Cavaliere (Knight Bachelor) dalla Regina Elisabetta II per servigi resi alla musica, alla cultura inglese e alla beneficenza (la sua Elton John AIDS Foundation costituisce una delle principali organizzazioni non profit esistenti al mondo: ha raccolto finora oltre 150 milioni di dollari utilizzati per supportare programmi di lotta contro la malattia in 55 paesi del mondo). Era comunque già stato investito, nel 1996, del titolo di Commendatore dell'Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico (CBE). Nel 1997 la Royal Academy of Music di Londra lo ha accolto come membro onorario: un simile privilegio era stato concesso in precedenza solamente a compositori come di Liszt, Mendelssohn e Richard Strauss. Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 49º posto nella sua lista dei 100 migliori artisti di tutti i tempi; lo stesso magazine lo ha posizionato al 38º posto nella sua lista delle 100 migliori voci di tutti i tempi. Nel 2008 la rivista Billboard lo ha inserito al terzo posto di una lista nella quale compaiono i nomi dei cento artisti più importanti della Hot 100, definendolo come il più importante artista solista di sesso maschile. Il baronetto è divenuto famoso per brani come Your Song, Rocket Man, Candle in the Wind (canzone avente inizialmente come protagonista Marilyn Monroe e dedicata successivamente a Lady Diana nel 1997), Goodbye Yellow Brick Road, Crocodile Rock, Daniel, Tiny Dancer, Don't Let the Sun Go Down on Me, Don't Go Breaking My Heart, Sorry Seems To Be The Hardest Word e Sacrifice. È suo il singolo più venduto della storia: Candle in the Wind 1997/Something About The Way You Look Tonight vendette oltre 37 milioni di copie, e tutti gli incassi furono devoluti al Diana, Princess of Wales Memorial Fund. Elton ha inserito più di 50 hits nelle prime 40 posizioni delle classifiche inglesi e americane, nove album consecutivamente al primo posto nella classifica statunitense, 56 brani nella Top 40 di Billboard, sedici nella Top 10, quattro al secondo posto e nove al primo posto nella medesima classifica; ha conquistato 25 dischi di platino e 35 d'oro, ha vinto cinque Grammy Awards e nel 1994 ha composto (insieme al paroliere Tim Rice) la colonna sonora del film d'animazione della Disney Il Re Leone, nella quale spicca la canzone premio Oscar Can You Feel the Love Tonight?. Con Elton John il pianoforte, che è sempre stato il suo simbolo, è tornato ad essere un protagonista assoluto del rock in un'epoca in cui i chitarristi la facevano da padrone, sia nella fase compositiva, che, soprattutto, negli spettacoli live, dove il performer e il suo strumento diventano un'unica cosa. Elton John è un artista molto prolifico: nella sua carriera ha composto oltre settecento canzoni, la quasi totalità pubblicate ufficialmente, ed è noto per la velocità con la quale compone. Anche l'attività concertistica è tra le più intense di tutti i tempi: a partire dalla fine degli anni sessanta ha suonato in oltre 2600 concerti e nel 2008 ha completato il suo personale record di essersi esibito in tutti i 50 stati dell'unione USA[21]. Sono da citare inoltre le numerose collaborazioni con altri artisti di notevole fama.

Ibrāhīm ʿAbd al-Karīm Hamza al-Ushayqir al-Jaʿfarī

Ibrāhīm ʿAbd al-Karīm Hamza al-Ushayqir al-Jaʿfarī (al-Hindiyya, 25 marzo 1947) è un politico iracheno.
Ibrāhīm al-Jaʿfarī (arabo: إبراهيم الجعفري‎) è stato Primo Ministro dell'Iraq nel Governo provvisorio iracheno dal 2005 al 2006, a seguito delle elezioni parlamentari del 15 dicembre 2005 e, in precedenza, uno dei due vice-Presidenti dell'Iraq sotto il governo provvisorio iracheno dal 2004 al 2005, nonché il principale portavoce del Partito Islamico Da'wa. Fu costretto a ritirare la sua candidatura a Primo Ministro del governo permanente a causa delle accuse di debolezza politica ricevute dal Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. Nato come Ibrāhīm al-Ushayqir (arabo: إبراهيم الأشيقر‎) ad al-Kindiyya, nella provincia di Kerbelāʾ, è un Sayyid (discendente cioè di Maometto) e il suo bisnonno, Sayyid Mahdi b. Sayyid ʿAlī b. Sayyid Bāqir al-Ushayqir, guidò la rivolta di Kerbelāʾ del 1876 contro l'Impero ottomano. La famiglia al-Ushayqir è originaria della cittadina di al-Ushayqir in quella che attualmente è l'Arabia Saudita. Jaʿfarī studiò Medicina nell'Università di Mossul. Componente del Consiglio dei Rappresentanti - Aderì al Partito Islamico Da'wa nel 1968. Dopo essersi diplomato nel 1974, operò attivamente per il Partito in Iraq, che tentava di rovesciare il movimento secolarizzato del Baʿth. Lasciò l'Iraq per l'Iran nel 1980 e fu coinvolto nel movimento colà ostile a Sadddm Hussein, partecipando alle attività del Consiglio Supremo per la Rivoluzione Islamica in Iraq, in rappresentanza del Partito Islamico Daʿwa. Adottò il nome di battaglia di al-Jaʿfarī mentre era in esilio, per proteggere la sua famiglia in Iraq dalle persecuzioni di Saddām. Si spostò a Londra nel 1989, diventando il portavoce del Partito al-Daʿwa nel Regno Unito e un importante componente del più ampio movimento anti-Saddām. Mentre si trovava nel Regno Unito, pronunciò numerosi sermoni religiosi, chiosando gli eventi iracheni. Guerra in Iraq e caduta di Saddām Hussein - Si oppose all'invasione anglo-statunitense del 2003 ma ritornò in patria subito dopo. Fu prescelto nel luglio del 2003 quale membro del Consiglio governativo iracheno, sostenuto dagli USA, e servì per un mese come primo Presidente ad interim dell'Iraq post-Saddām. Il 1º giugno 2004 fu scelto per essere uno dei due Vice-Presidenti del Governo provvisorio iracheno. Portò il Partito Islamico Da'wa nell'Alleanza Nazionale Irachena, una coalizione di partiti politici sciiti, e risultò essere il secondo nella lista dell'Alleanza, dopo il leader dello SCIRI, Abd al-Aziz Hakim. Elezioni - Elezioni del gennaio 2005 - A seguito delle elezioni costituenti irachene del gennaio 2005 la forza dell'Alleanza nel Parlamento lo propose come il candidato ideale per la funzione di nuovo Primo ministro. Solo Ahmad Shalabī poté sfidarlo. Shalabī abbandonò tuttavia poco più tardi la competizione, non godendo del sostegno della maggioranza dei partiti dell'Alleanza, parzialmente colpiti da numerosi scandali di cui egli era stato protagonista. In tal modo al-Jaʿfarī rimase senza sfidanti e fu quindi designato Primo ministro il 7 aprile del 2005, a seguito dell'elezione il giorno precedente da parte della Presidenza del Consiglio dell'Iraq.[3] Dopo un protratto periodo di negoziati che miravano a conseguire un'ampia base di consenso, al-Jaʿfarī e il suo Gabinetto ricevettero infine il voto favorevole dell'Assemblea Nazionale d'Iraq il 28 aprile. Elezioni del dicembre 2005 e governo del 2006 - Nelle elezioni parlamentari del 15 dicembre 2005, l'Alleanza ancora una volta conseguì la maggioranza dei consensi e, in accordo con la nuova Costituzione irachena, designò il Primo ministro. I componenti dell'Alleanza Nazionale Irachena votarono scegliendo tra due candidati. Al-Jaʿfarī era uno dei due e l'altro era il membro dello SCIRI, Adel Abd al-Mahdi, un economista laico. al-Jaʿfarī vinse per un solo voto di scarto (64 - 63) e la sua vittoria fu spiegata con l'appoggio garantitogli dai membri dell'Alleanza vicini alle posizioni di Muqtada al-Sadr, che votarono in blocco per lui, contro il pericolo di uno Stato secolarizzato e non improntato, tutto sommato, ai valori dell'Islam sciita militante. Malgrado questa affermazione, egli fu tuttavia sempre più associato col fallimento dell'ordine pubblico e con l'ingovernabile ondata di violenza che sconvolgeva il Paese e con la lentezza del ritorno alla normalità e a decenti servizi pubblici. Per questa ragione i sunniti, i Curdi e i gruppi laici nel Parlamento rifiutarono di appoggiarlo fintanto che egli fosse rimasto Primo ministro, decretandone il fallimento politico. Il suo rifiuto di ritirarsi cominciò ad alienargli anche quanti lo avevano fino ad allora seguito, ma si ritiene che solo quando l'Ayatollah ʿAlī al-Sistānī intervenne, egli infine abbandonò la partita. Il governo di Washington aveva espresso tutta la sua insoddisfazione nei suoi confronti nei due mesi precedenti, con George W. Bush che aveva affermato che egli "non opera, non aiuta, non è consenziente", sollecitando di fatto la sua rimozione. Gli succedette Nūrī al-Mālikī, segretario generale del Partito Islamico Daʿwa, nel maggio del 2007. Vita personale - Al-Jaʿfarī è sposato e ha 5 figli (3 femmine e 2 maschi), tutti residenti a Londra.[9] Al-Jaʿfarī è noto per essere un oratore gradevole che fa ampio uso di uno stile elegante, con ampi squarci di riferimenti all'arabo e alla letteratura classica. Tim Russert ha rivelato che l'autore contemporaneo preferito da al-Jaʿfarī è il professore statunitense Noam Chomsky. Riforma Nazionale - Nel maggio del 2008, al-Jaʿfarī si è fatto promotore di un nuovo partito politico, chiamato Corrente per la Riforma Nazionale (arabo: تيار الإصلاح الوطني, Tayyār al-Iṣlāḥ al-Waṭanī . È stato formalmente espulso di conseguenza dal Partito Islamico Daʿwa, e il suo partito è visto per lo più come un veicolo per riguadagnare il potere.

sabato 24 marzo 2012

Meiko Kaji

Meiko Kaji (梶 芽衣子 Kaji Meiko?) (Chiyoda, 24 marzo 1947) è una cantante enka e attrice giapponese.
Nel 1970, dopo una notevole esperienza nel mondo del cinema, firma un contratto con gli studi cinematografici Nikkatsu e, in seguito, appare in alcuni ruoli nella serie di film Nora-neko rokku (titolo inglese Stray Cat Rock). I film raccontano dei conflitti tra bande giovanili di ragazze. Nel 1971 la Nikkatsu inizia a entrare nel business del cinema erotico, ambito per il quale è tuttora conosciuta, dando vita al pinku eiga. Per evitare di diventare una star di questo genere di film, Kaji lascia la Nikkatsu per firmare con la Toei. Qui incontra il regista Shunya Ito e recita in quattro women in prison film nella serie Female Prisoner Scorpion, adattata da un manga di Toru Shinohara, che la rende un'icona del Pinky Violence. Nel quarto film, la Toei rimpiazza Ito con Yasuharu Hasebe. In seguito a questa decisione, Meiko Kaji decide di lasciare la serie, che continuerà fino al 1998 con altri sei film. Nel 1973 recita la parte di Yuki nel film Lady Snowblood, che in seguito sarebbe diventato un cult movie in occidente. Il film si basa su un manga di Kazuo Koike, creatore anche dei manga Crying Freeman e Lone Wolf and Cub. Il film ha ispirato i due film che compongono Kill Bill di Quentin Tarantino e ha avuto un seguito: Lady Snowblood 2: Love Song of Vengeance. Kaji continua a recitare in vari film di Kinji Fukasaku, come Yakuza no hakaba: Kuchinashi no hana (やくざの墓場 くちなしの花) nel 1976. Nel 1978 compare in un adattamento cinematografico dell'opera teatrale Sonezaki Shinju. Questa parte le farà guadagnare la nomination come miglior attrice in cinque diverse manifestazioni. Ne vincerà quattro.[1] La sua carriera come cantante è strettamente correlata a quella cinematografica. Infatti, la Kaji canta spesso le colonne sonore dei film in cui appare. L'interesse attorno a lei è aumentato con l'uscita dei film di Kill Bill, in quanto due sue canzoni, Shura no Hana, tradotto da come Flower of Carnage, "il fiore della carneficina", e Urami Bushi, "la canzone del rancore", fanno parte della colonna sonora dei film. Meiko Kaji ha interpretato Omasa, informatrice della polizia, nel jidai-geki televisivo Onihei Hankachō (1995).

Alan Weisman

(Minneapolis, 24 marzo 1947) è uno scrittore, giornalista ed insegnante statunitense. Famoso giornalista e scrittore statunitense, è autore di articoli pubblicati su riviste come Harper's, The New York Time Magazine, The Atlantic Monthly, Dyscover e NPR, fra le altre. Forte contributore per il Los Angeles Time Magazine. È titolare di una cattedra presso l'Università dell'Arizona e insegna giornalismo internazionale. È autore dell'articolo Earth Without People (La Terra senza l'Uomo – Discover magazine, febbraio 2005) che gli fruttò il premio di Best American Science Writiting 2000 – 2007. Su quest'ultimo lavoro elaborò il noto bestseller The World Without Us (Il mondo senza di noi) pubblicato negli Stati Uniti il 10 luglio 2007 e in Italia nel febbraio 2008.

Michael Jones

Michael Jones, meglio conosciuto come Mick Jones (Sunderland, 24 marzo 1947), è un allenatore di calcio ed ex calciatore inglese, di ruolo

Archibald "Archie" Gemmill

« Non mi sentivo così da quando Archie Gemmill segnò all’Olanda nel ’78. » (Rent dopo un rapporto sessuale, dal film Trainspotting)
Archibald "Archie" Gemmill (Paisley, 24 marzo 1947) è un allenatore di calcio ed ex calciatore britannico, nazionale scozzese. Nella carriera di club vinse quattro titoli di campione d'Inghilterra e una Coppa dei Campioni; è inoltre famoso per uno spettacolare gol all'Olanda durante il campionato del mondo 1978 in Argentina. L'inizio della carriera professionistica di Gemmill fu caratterizzata da una serie di infortuni, il più grave dei quali fu la rottura della caviglia all'inizio del 1966, ai tempi della militanza nel St. Mirren. Gemmill vanta un record nel calcio scozzese: il 13 agosto 1966, durante un incontro di Coppa di Lega scozzese, egli fu il primo giocatore a subentrare in una partita ufficiale in Scozia, grazie alla neo-istituita norma che autorizzava le sostituzioni durante il gioco[1] Nel 1967 fu ceduto agli inglesi del Preston per 13.000 sterline e lì, nel campionato inglese, fu notato qualche anno dopo dal tecnico del Derby County Brian Clough. Quando il contratto con il Preston stava per scadere, nel 1970, Clough cercò di far recedere Gemmill dal proposito di firmare per i campioni in carica dell'Everton, e per far ciò guidò da Derby a Preston fino a casa dello scozzese. Una volta incassato il suo ennesimo rifiuto, Clough annunciò che avrebbe dormito in automobile per quella notte, ma la moglie di Gemmill lo invitò a dormire in casa. La mattina dopo, a colazione, Clough riuscì a mettere Gemmill sotto contratto per 60.000 sterline. Nella stagione 1970-1971 Gemmill segnò solo 3 goal, ma in quella successiva fu uno dei punti fermi della squadra che conquistò il suo primo titolo di campione inglese e, nel 1972-1973, arrivò fino alla semifinale di Coppa dei Campioni contro la Juventus, nel corso della quale Gemmill fu protagonista di una discussa squalifica, che diede a Clough l'occasione di abbandonarsi a un'uscita infelice sulla supposta abitudine degli italiani di tramare trucchi e inganni. Nel 1975 il Derby vinse il suo secondo titolo nazionale con Gemmill capitano. Quando Clough lasciò il Derby per il Nottingham Forest, cercò di portare con sé parte del nucleo della squadra che gli aveva fatto vincere due titoli nazionali e arrivare in semifinale di Coppa: riuscì nel suo intento nel settembre 1977 con John O'Hare, John McGovern e, appunto, Archie Gemmill, che fu ceduto per 25.000 sterline. Il ruolo che Clough ritagliò per Gemmill nel Nottingham fu quello di rilanciatore dell'azione e ribaltatore del gioco, visto che la squadra faceva del contropiede una delle sue armi più efficaci. Alla prima stagione arrivò il titolo di campione d'Inghilterra e, l'anno dopo, la finale di Coppa dei Campioni a Monaco di Baviera: ma contro il Malmö Gemmill non fu schierato e la conquista del titolo di campione d'Europa (insieme al secondo titolo di campione d'Inghilterra consecutivo) non servì a evitare la rottura tra Gemmill e Clough e, in definitiva, con il Nottingham che, infatti, poco dopo lo scozzese lasciò per andare al Birmingham. Il 18 agosto 1979 Gemmill debuttò in campionato in una sconfitta casalinga per 3-4 contro il Fulham. L'avventura a Birmimgham durò due stagioni e mezza, fino al gennaio 1982, anno in cui lo scozzese tentò l'avventura nella North American Soccer League, firmando un contratto con i Jacksonville Tea Men (Florida), squadra dalla vita breve e ormai scomparsa fin dalla metà degli anni ottanta. A fine stagione, nel settembre dello stesso anno, dopo 32 partite, Gemmill tornò in Inghilterra nel relativamente giovane club (nato nel 1932) del Wigan. Dopo sole 11 partite, tuttavia, tornò al Derby County come giocatore / allenatore, fino al suo definitivo ritiro dal calcio giocato nel 1984. Nazionale - Gemmill esordì in Nazionale nel 1971 e giocò 43 volte per la rappresentativa maggiore del suo Paese, prendendo parte alla fase finale del campionato del mondo 1978 in Argentina. A quel campionato è legato il suo goal più spettacolare, e anche uno degli episodi più notevoli della storia della nazionale scozzese: l'11 giugno, nell'ultimo incontro del primo turno, la Scozia aveva bisogno di battere l'Olanda con almeno 3 goal di scarto per poter guadagnare l'accesso alla seconda fase. Al 68’, con la Scozia ancora sul 2-1, Gemmill al termine di una serpentina e di un triangolo con Dalglish scartò tre difensori olandesi e realizzò il 3-1 che teneva ancora aperta la speranza. «La Scozia si porta sul 3-1 con uno dei più bei goal, fin qui, di questa Coppa del Mondo. Dopo un uno-due con Dalglish, Gemmill si inserisce in area e batte alle spalle di Jongbloed tenendo ancora in vita le chance di qualificazione. Un bellissimo momento che ha fatto sognare tutta la Scozia»,[2] anche se Rob Rensenbrink segnò il goal che chiudeva le speranze. La Scozia fu eliminata nonostante la vittoria per 3-2, ma l'impresa è rimasta memorabile, tanto che è entrata nell'immaginario collettivo (si guardi a titolo d'esempio la citazione in epigrafe dal film Trainspotting). Nonostante quell'episodio, la vita di Gemmill in nazionale non fu sempre facile: gli fu tolta la fascia di capitano quando, mettendosi contro la Federazione, parlò in difesa di Graeme Souness e Alan Hansen: una sua presunta responsabilità in una sconfitta contro gli eterni rivali dell'Inghilterra fu il pretesto per un tacito bando di circa tre anni dalla nazionale. Recentemente, inoltre, sono state fatte accuse, rivelatesi poi infondate, di aver assunto stupefacenti durante il ritiro argentino del 1978. Allenatore -- Gemmill iniziò l'attività da allenatore al Derby County, mentre era ancora un calciatore in attività. Nel 1984 tornò al Nottingham come vice di Clough per due stagioni. In seguito, negli anni novanta, allenò il Rotherham Utd. Attualmente è l'allenatore della squadra nazionale scozzese Under-19. Suo figlio Scot è anch'egli calciatore professionista, che prese parte alla spedizione scozzese al campionato del mondo 1998 in Francia. Attualmente è a fine carriera in Nuova Zelanda.

venerdì 23 marzo 2012

Serena Verdirosi

Serena Verdirosi (Roma, 23 marzo 1947) è una doppiatrice, direttrice del doppiaggio e attrice italiana. Conosciuta soprattutto per aver doppiato, da ragazzina, il personaggio di "Scout" (Mary Badham) ne Il buio oltre la siepe e varie volte l'attrice inglese Hayley Mills. Per quel che concerne la sua carriera da adulta, invece, è nota in particolare per aver prestato la voce all'attrice premio oscar Sally Field. Ha doppiato anche, fra le altre, Stockard Channing, Gates McFadden, Kelly McGillis, Goldie Hawn, Teri Garr (in Tootsie), Jill Clayburgh e Anjelica Huston. Attiva presso la Sefit - CDC. È stata sposata con il collega Massimo Turci ed ha avuto un figlio, Francesco.

Christine O'Grady Gregoire

Christine O'Grady Gregoire (Adrian, 23 marzo 1947) è una politica e avvocato statunitense. Attualmente è la 22° Governatrice dello stato di Washington appartenente al Partito Democratico.

James Patterson

James Patterson (Newburgh, 22 marzo 1947) è uno scrittore statunitense. È uno scrittore americano di thriller e libri gialli, in particolare è noto per il personaggio dello psicologo Alex Cross, interpretato sul grande schermo da Morgan Freeman, scrive anche le serie de Le Donne Del Club Omicidi, Michael Bennett di Maximum Ride, Daniel X e Witch And Wizard
Patterson inizia lavorando nell'agenzia pubblicitaria JWT, ma dopo il successo di Ricorda Maggie Rose (Along Came a Spider) si ritira, iniziando l'attività di scrittore a tempo pieno. Nel 2005 ha fondato il James Patterson PageTurner Awards, premio destinato a chi promuove "l'entusiasmo della lettura". Nel marzo 2009 Patterson appare in un cameo, nella parte di se stesso, nel primo episodio della serie televisiva Castle - Detective tra le righe, dove gioca a poker con il protagonista della serie (Richard Castle, interpretato da Nathan Fillion) e il produttore Stephen J. Cannell. Come per il suo romanzo, Bikini, che è stato pubblicato nel 2009 in contemporanea mondiale ed in anteprima rispetto all'edizione americana, anche Cartoline di morte (The Postcard Killers), scritto con la famosa scrittrice svedese Liza Marklund, è stato pubblicato in anteprima in Svezia, nel gennaio 2010, mentre è uscito nel giugno 2010 in Italia. Nell'agosto 2010 è uscita la versione americana. Attualmente vive con la famiglia nella Palm Beach County, in Florida

Érik Arnoult

Érik Orsenna (pseudonimo di Érik Arnoult) (Parigi, 22 marzo 1947) è uno scrittore francese. È membro dell'Académie française dal 1998.
Dopo gli studi in filosofia, scienze politiche e economia, diventa ricercatore ed insegnante nel campo della finanza internazionale e dell'economia dello sviluppo in varie istituzioni, tra cui la Sorbona, l'École normale supérieure e la London School of Economics. Nel 1981 diventa consigliere del ministro della cooperazione, Jean-Pierre Cot, occupandosi di negoziazioni multilaterali e materie prime. Dopo essere diventato consigliere culturale di François Mitterrand dal 1983 al 1984, è stato nominato maître des requêtes al Consiglio di stato nel dicembre 1985, poi consigliere di stato nel luglio 2000. È membro dell'Alto consiglio della francofonia. Dal 2002, fa parte del comitato di sorveglianza del gruppo Canal+ e dal 2004 anche di quello di Telfrance. Ha ricevuto il Prix Goncourt e il Prix Goncourt des lycéens nel 1988 per il romanzo L'Exposition coloniale. Occupa il seggio 17 dell'Académie française dal 28 maggio 1998. Dall'ottobre 2007 fa parte del consiglio di amministrazione dell'École normale supérieure, designato su proposta del ministro degli esteri francese. Ha fatto parte della Commissione Attali, che ha presentato il suo rapporto al presidente della repubblica il 23 gennaio 2008.

Aleandro Longhi

(Genova, 22 marzo 1947) è un politico italiano. Esponente dei Comunisti Italiani, è stato eletto alla Camera dei deputati nella XV legislatura nella lista de l'Ulivo della circoscrizione Liguria. Nella precedente legislatura era stato eletto senatore, sempre nella lista dell'Ulivo. Ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, con la qualifica di capotreno, segue tutta la trafila degli incarichi politici partendo dal basso. Si iscrive all'allora PCI nel 1970. Segretario di sezione per cinque anni e poi coordinatore delle otto sezioni di Sestri Ponente, nel 1985 viene eletto presidente del Consiglio di circoscrizione di Sestri Ponente e quando, nel 1990 viene eletto nel Consiglio comunale di Genova, non accetta la carica e rimane alla guida del suo quartiere. Nel 1993 è nuovamente eletto consigliere comunale e viene nominato assessore ai lavori pubblici e al patrimonio. Nel 1997 è eletto Presidente del Consiglio comunale di Genova carica che mantiene fino al 2001, anno della sua elezione a senatore per i Democratici di Sinistra nella XIV Legislatura. Nel 2006 viene eletto deputato nella XV Legislatura. L'8 marzo del 2007, dopo 37 anni di militanza ininterotta, lascia il partito dei DS, per fondare Movimento per la Sinistra; annuncia inoltre che in occasione delle elezioni amministrative il suo movimento sosterrà il Partito dei Comunisti Italiani. Il 19 luglio aderisce al gruppo parlamentare del Partito dei Comunisti Italiani. Nella primavera del 2009 è stato candidato alle elezioni europee nella circoscrizione Nord-Ovest, per la lista formata dai Comunisti Italiani, da Rifondazione Comunista e da Socialismo 2000. È stato presidente della Pubblica Assistenza Croce Verde Sestri Ponente dal 2000 al 2007. Ha firmato interventi in cui ha sostenuto l'illegittimità dell'annessione della Liguria all'Italia.

mercoledì 21 marzo 2012

Maria Elena Stasi

Maria Elena Stasi (Collepasso, 21 marzo 1947) è una politica e prefetto italiana. Nel 2008 viene eletta ne Il Popolo della Libertà in quota Forza Italia. A Gennaio aderisce al gruppo di Iniziativa Responsabile a sostegno della maggioranza di Governo come esterno per garantire un riequilibrio nelle Commissioni dopo l'uscita dei deputati finiani passati all'opposizione. Stasi viene nominata vice capogruppo in rappresentanza della componente berlusconiana ex PdL. La vicenda ‘Aversana Petroli’ e i rapporti con Nicola Cosentino -
Nel 2005 la Stasi, allora prefetto di Caserta, con una procedura corretta, ma molto rara, riaprì la pratica ‘Aversana Petroli’, l’azienda core business della ricchissima famiglia del futuro coordinatore regionale del PdL in Campania Nicola Cosentino. Azienda che grazie all’intervento della Stasi ottenne lo sblocco del rilascio di una certificazione antimafia fino a quel momento negata per il rischio di infiltrazioni camorristiche. Inoltre l'ex consigliere regionale del Udeur Nicola Ferraro, imprenditore del settore dei rifiuti finito sotto processo per fatti di camorra, ha rivelato di essere stato contattato da due intermediari politici di Cosentino, un parlamentare e un consigliere regionale del casertano, ai tempi delle elezioni provinciali del 2005 (in cui Cosentino era candidato presidente del centrodestra). Gli intermediari sostenettero che se Ferrero si fosse disimpegnato dalla tornata elettorale, dove era schierato in favore del poi vincente candidato del centrosinistra Sandro De Franciscis sarebbero intervenuti presso il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu e il prefetto Stasi per risolvergli i problemi con la certificazione antimafia. Ferrero ha accennato ai buoni rapporti tra la Stasi e Luigi Cesaro uno dei fedelissimi di Cosentino,deputato e Presidente della Provincia di Napoli, ex Sindaco di Sant'Antimo, paesone di cui l’ex prefetto di Caserta fu commissario straordinario. Nonostante non ci siano indagini in corso alcuni quotidiani hanno fatto notare come per le elezioni politiche del 2008 il nome della Stasi sia stato inserito nelle liste di candidati (poi eletti) alla Camera dei Deputati dal coordinatore regionale PdL in Campania Nicola Cosentino e dal coordinatore provinciale Pdl a Napoli Luigi Cesaro.

Franco Mussida

Franco Mussida (Milano, 21 marzo 1947) è un chitarrista, compositore e cantante italiano. È uno dei fondatori della Premiata Forneria Marconi.
È nato a Milano il 21 marzo 1947, dove intraprende la carriera di musicista. In principio suona come turnista negli studi di registrazione. Parallelamente fonda il gruppo I Quelli insieme a Franz Di Cioccio, la base della futura PFM. È uno dei fondatori del Centro Professione Musica di Milano, una delle scuole di musica più prestigiose d'Italia, che tuttora dirige. Si occupa di comunicazione musicale non verbale e di sperimentazione didattica. Dà il via ai corsi di musica nel carcere di San Vittore a Milano nel 1987 portando poi l'esperienza formativa nelle comunità. Queste esperienze sono alla base della composizione della Sinfonia Popolare per 1000 Chitarre realizzata su sollecitazione di don Antonio Mazzi (repliche dal 1997 al 2009), i grandi corsi di didattica popolare per Fratelli Fabbri Editori (Videocorso di Chitarra e di Canto) la creazione di una collana multimediale per l'insegnamento dei più popolari strumenti musicali (Mussida Musica Editore). Ha altresì diretto i corsi delle edizioni 2008 e 2009 di SanremoLab.

Eugenio Fumagalli

(Bellusco, 21 marzo 1947) è un ex calciatore italiano, di ruolo terzino destro. In carriera ha collezionato 27 presenze in Serie A con le maglie di Foggia (in due differenti periodi) e Palermo (esordio il 27 settembre 1970 nel pareggio esterno del Foggia col Torino), in tre campionati di massima serie, tutte concluse con la retrocessione della compagine in cui militava. Ha inoltre totalizzato 260 presenze e 4 reti in Serie B con le maglie di Novara, Avellino e Foggia, con cui ha conquistato due promozioni in massima serie nelle stagioni 1969-1970 e 1975-1976.

Aldo De Martino

Aldo De Martino (Portici, 21 marzo 1947) è un attore e cabarettista italiano.
Esordisce nel 1968 a Napoli. Dopo aver frequentato la scuola di recitazione Ernesto Grassi, entra in una compagnia di teatro sperimentale. Quindi passa al cabaret e, dopo aver superato un provino alla RAI, entra a far parte di un gruppo di giovani attori impiegati in vari ruoli in sceneggiati, commedie e varietà sia radiofonici che televisivi. Nel 1969 fa parte de I Cabarinieri, insieme con Renato Rutigliano e Lucia Cassini, gruppo cabarettistico napoletano, che avrà un discreto successo con molteplici apparizioni sulle reti nazionali, in cui collaborerà sporadicamente anche Enzo De Caro prima di fondare, con Massimo Troisi, La Smorfia. Presente in numerosi films, come caratterista, al fianco di attori come Giancarlo Giannini e Jack Lemmon.

martedì 20 marzo 2012

Rocco Fotia

Rocco Fotia (Genova, 20 marzo 1947) è un ex calciatore italiano, di ruolo ala.
Carriera - Ala sinistra brevilinea ma molto veloce e tecnica, cresce nelle giovanili della Sampdoria, con cui esordisce in Serie A a 18 anni il 27 settembre 1965 in occasione della sconfitta esterna contro il Milan, disputando complessivamente 9 incontri nella stagione che vede i blucerchiati retrocedere in Serie B per la prima volta nella loro storia. Dopo due stagioni da rincalzo (nessuna presenza nel 1966-1967, tre presenze nel 1967-1968), nella stagione 1968-1969 viene ceduto in prestito all'Internapoli, con cui, insieme a compagni di squadra dal grande avvenire come Giorgio Chinaglia e Giuseppe Wilson sotto la guida di Luis Vinicio sfiora la promozione in Serie B. Rientrato a Genova disputa tre stagioni in massima serie, riuscendo ad imporsi da titolare solo nell'annata 1970-1971, con 27 presenze e 4 reti, mentre nella precedente e nelle successiva, anche a causa di persistenti problemi alla ginocchia, scende in campo più saltuariamente. Viene quindi ceduto al Mantova in Serie B ma i problemi fisici ne limitano l'utilizzo (13 presenze e una rete) coi lombardi che rimediano la loro seconda retrocessione consecutiva. Torna quindi in Serie A col Napoli dove però scende in campo in una sola occasione, subentrando a partita in corso a Cané in occasione del successo interno contro il Cagliari. Nell'estate 1974 rientra quindi alla Sampdoria con cui disputa i suoi ultimi 8 incontri in massima serie, per poi abbandonare il calcio ad alto livello. Cessata l'attività agonistica, è stato a lungo allenatore delle formazioni giovanili della Sampdoria. In carriera ha totalizzato complessivamente 77 presenze e 6 reti in Serie A e 13 presenze ed una rete in Serie B.

Christian Binet

Christian Binet (Tulle, 20 marzo 1947) è un fumettista francese, uno dei più noti della sua generazione grazie alla creazione della serie Les Bidochon, fumetto umoristico molto noto in Francia tradotto in Italia negli anni '90 con il nome I Bigaroni. È particolarmente legato alla città di Étampes, nel dipartimento dell'Essonne, nel nord della Francia.
Christian Binet, talento precoce, inizia la sua carriera nel mondo dell'illustrazione nel 1961, all'étà di soli 14 anni, disegnando le prime vignette umoristiche per il periodico Humour magazine. Continua poi a collaborare saltuariamente per diverse riviste, sempre realizzando illustrazioni e vignette umoristiche. La svolta verso i l fumetto si ha tra la fine degli anni '60 e i primissimi anni '70, con la creazione della serie per ragazzi Poupon la peste pubblicata dall'editore di ispirazione cattolica Fleurus (da ricordare per aver introdotto le avventure di Tintin in Francia).

Antonio Bassolino

Antonio Bassolino (Afragola, 20 marzo 1947) è un politico italiano. Già esponente del Partito Comunista Italiano, del PDS e dei DS, aderisce al Partito Democratico. È stato deputato, sindaco di Napoli dal 1993 al 2000, Ministro del Lavoro nel primo governo D'Alema dal 1998 al 1999, è stato presidente della Regione Campania dal 2000 al 2010.
All'età di 17 anni, si iscrive alla federazione giovanile del Partito Comunista Italiano. Nel 1970 è eletto consigliere regionale e nominato segretario della federazione di Avellino nel 1971 sino al 1975. Nel 1976 viene nominato segretario della Campania sino al 1983. Nel frattempo, nel 1972 è immesso nel comitato centrale del partito. Nel 1980 è nominato responsabile della commissione per il Mezzogiorno e in seguito di quella per il Lavoro. Nel 1987 è eletto alla Camera nella circoscrizione di Catanzaro ed entra nella commissione bicamerale Lavoro. Nel 1990 gli viene affidata la commissione mass media. Al congresso di Rimini svolge un ruolo di mediazione tra i sostenitori e gli avversari della transizione da PCI a PDS. Nel 1992 è rieletto deputato e fa parte della commissione parlamentare commercio e turismo. Sindaco e ministro - Nel 1993 il partito lo invia a Napoli come commissario della federazione, travolta dagli scandali di tangentopoli e viene candidato a sindaco. Supera il principale avversario, Alessandra Mussolini, al ballottaggio del 5 dicembre 1993. La sua maggioranza porta a termine il mandato e nel novembre 1997 viene rieletto con il 72,9% dei voti al primo turno. Nell'ottobre 1998 Massimo d'Alema lo mette a capo del Ministero del lavoro, ma nel giugno 1999, poche settimane dopo l'omicidio di Massimo D'Antona, suo consulente giuridico, Bassolino decide di abbandonare il mandato di ministro e torna a Napoli. Presidente della Regione - Nel 2000 abbandona l'incarico di Sindaco e si candida alla presidenza della Regione Campania. Nonostante le polemiche per aver lasciato Napoli in favore di incarichi di politica nazionale, non placate pur dopo le dimissioni da Ministro, viene eletto con la maggioranza assoluta dei voti (54,3%). Ha ricevuto il premio "Gold star" dall'Associazione dei giornalisti europei per la promozione turistica e culturale della città di Napoli. Ha pubblicato i saggi "Mezzogiorno alla prova" (1980) e "La repubblica delle città" (1996) e ha svolto attività pubblicistica orientata ai temi dell'occupazione e della criminalità organizzata, e del Mezzogiorno. Viene rieletto presidente della giunta della Regione Campania, il 3 e 4 aprile 2005, con il 61,6% dei voti. È coniugato con Anna Maria Carloni eletta al Senato nella XV legislatura e nella XVI legislatura. Vicende giudiziarie - La richiesta di rinvio a giudizio e la condanna della magistratura contabile [modifica] Il 31 luglio 2007 è stato richiesto il rinvio a giudizio dalla Procura della Repubblica di Napoli per i presunti reati che avrebbe commesso durante il periodo tra il 2000 e il 2004 come commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania. Durante l'udienza preliminare. In effetti i PM Noviello e Forleo hanno contestato che l'emergenza rifiuti è stata l'occasione per far guadagnare cifre «inimmaginabili » a chi lavorava negli anni scorsi al commissariato straordinario, dove durante la gestione Bassolino i subcommissari hanno ricevuto compensi pari anche a novantacinquemila euro al mese. I vertici di Impregilo e alcuni ex rappresentanti del commissariato si sarebbero letteralmente arricchiti: il subcommissario Vanoli percepiva un milione e cinquantamila euro all'anno, i subcommissari Paolucci e Facchi, compensi tra gli ottocento e i novecentomila euro. La stessa situazione si sarebbe verificata anche quando commissario era il prefetto Corrado Catenacci, che in una intercettazione telefonica si lamentava con l'interlocutore, perché il suo stipendio era di cinquemila euro mensili, mentre due tecnici della struttura commissariale intascavano cifre pari a un miliardo di lire all'anno. Sostiene la Procura che «più durava l'emergenza più si guadagnava», e quindi la gestione commissariale non avrebbe avuto affatto interesse a superare la crisi. Di qui le molte inadempienze contestate ad Antonio Bassolino — soprattutto non aver messo a norma gli impianti cdr che producono un materiale inutilizzabile come combustibile nel futuro inceneritore di Acerra e in qualunque altro inceneritore — e di cui, secondo i pm, Bassolino era a conoscenza perché il suo ruolo di commissario era un ruolo «amministrativo» e aveva quindi «giuridicamente l'obbligo di controllare». Quella cattiva gestione commissariale consentì all'Impregilo di far finire in discarica non il 14 per cento dei rifiuti prodotti, così come prevedeva il piano, ma il 49 per cento, intasando gli impianti e creando quella che i pm chiamano la «fame di discariche» attuale. Una crisi che costa all'Italia pesanti sanzioni dall'Ue (che ha avviato una nuova procedura di infrazione per le troppe discariche abusive in tutto il Paese). Nel dicembre del 2007 era arrivata la condanna dei magistrati contabili napoletani: Antonio Bassolino, all'epoca in cui era commissario straordinario all'emergenza rifiuti, istituì, senza averne alcun titolo, un call center per fornire ai napoletani informazioni di natura ambientale, sprecando così - secondo la Corte dei Conti - ingenti risorse pubbliche, sottraendole all'emergenza rifiuti. Il danno erariale patito dallo Stato è stato quantificato dai giudici della procura regionale della Corte dei Conti della Campania in tre milioni e duecentomila euro, che Bassolino ora dovrà risarcire, in caso di conferma della condanna.[3][4] Il legale di Bassolino ha comunicato che il suo assistito ritiene infondate le accuse e che è già stato presentato ricorso alla sentenza che quindi attualmente è sospesa. Il 24 ottobre 2009 è indagato assieme al prefetto di Napoli Alessandro Pansa sul filone dei rifiuti;inchiesta relativa a presunte irregolarità nell’affidamento di lavori di bonifica di siti e falde inquinati lungo il litorale flegreo. Il rinvio a giudizio e la richiesta di dimissioni - Nel febbraio 2008 viene rinviato a giudizio su richiesta della Procura di Napoli con ipotesi di reato che vanno dalla frode in pubbliche forniture, alla truffa ai danni dello Stato, abuso di ufficio, falso e reati ambientali, nel periodo in cui era Commissario Straordinario per l'emergenza rifiuti. Il processo avrà inizio presso il Tribunale di Napoli il 14 maggio. Nell'ambito di questo stesso procedimento è stato disposto un sequestro cautelativo dei beni di Bassolino. In tale circostanza si è appurato che Bassolino risulta non possedere beni immobili. In seguito al rinvio a giudizio numerosi esponenti politici nazionali e locali, in modo trasversale agli schieramenti politici, hanno rinnovato l'invito a Bassolino a presentare le sue dimissioni dalla carica di Presidente della Campania. Gianfranco Fini, interpretando il pensiero politico della forze di centro-destra, ha parlato di «situazione insostenibile», auspicando le dimissioni, mentre Antonio Di Pietro non ha manifestato «nessun dubbio sul fatto che Antonio Bassolino debba dimettersi». Lo stesso Walter Veltroni, all'epoca leader del Partito Democratico, di cui Bassolino è esponente, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche 2008, parlando della vicenda, ha dichiarato che «di fronte a vicende così amare per lui l'unica cosa sia affidarsi alla sua coscienza civile». L'ex leader della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti ha affermato che in Campania «un intero ciclo è finito, bisogna tornare rapidamente alle elezioni per colmare uno iato che c'è tra i cittadini e le istituzioni». Bassolino dal canto suo, agli inviti alle dimissioni, ha replicato negativamente: «Ho la coscienza a posto e le mani pulite; non ho fatto nulla di male». Il 30 marzo 2010, Bassolino è stato nuovamente rinviato a giudizio dal giudice Vincenzo Alabiso. È accusato di peculato per aver versato 79 000 euro a uno dei consulenti del commissariato ai rifiuti. Critiche - È stato criticato perché la Regione Campania ha effettuato operazioni economiche ritenute svantaggiose con la Banca UBS, presso cui lavora il figlio Gaetano Bassolino, all'interno del settore che si occupa degli investimenti delle pubbliche amministrazioni. Il consulente finanziario della trasmissione Report (trasmessa il 14 ottobre 2007) ha affermato che l'operazione è costata alla Regione Campania 28 milioni di euro di costi impliciti, trasferendo però questo debito sulle gestioni future. All'inizio del 2008 è tornato al centro di feroci polemiche a causa della nuova emergenza dei rifiuti nella regione Campania e nella provincia di Napoli in particolare. Il Ministro Di Pietro ne ha chiesto pubblicamente le dimissioni attraverso il suo blog. Il 7 aprile 2008 annuncia l'intenzione di ritirarsi anticipatamente nel 2009 (il mandato scadrebbe nel 2010). A Bassolino verrebbe garantita la candidatura al Parlamento europeo nel 2009: vi è chi afferma che questo assicurerebbe una motivazione politica forte alle dimissioni. A seguito della frase che l'Espresso pubblica, riferita da Mastella al consuocero Carlo Camilleri: «Allora hai capito o no? O ci danno una cosa o non esiste più per me Bassolino. Perché gli faccio un mazzo quadrato che non hai neanche idea. A partire dalla giustizia... Perché io so i cazzi come stanno. Glielo spieghi ad Andrea?» la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato un'indagine su l'ex guardasigilli per tentata concussione.