mercoledì 7 marzo 2012

Walter Röhrl

(Ratisbona, 7 marzo 1947) è un ex pilota di rally tedesco. Considerato uno dei più grandi piloti di rally di tutti i tempi. Specialista su tutti i tipi di terreno, venne sopannominato "Re di Montecarlo" dopo le sue quattro vittorie in quel rally. Vinse il suo primo titolo nel 1980 con la Fiat 131 Abarth; mentre il 2° due anni dopo su Opel Ascona. Fu il primo pilota che riuscì ad aggiudicarsi due titoli mondiali. Debuttò a metà anni 70 con la squadra Opel. Fu infatti Campione Europeo Rally nel 1974 con una Opel Ascona e con la stessa vettura vinse la prima gara internazionale (Rally Acropoli, 1975). Rohrl era famoso per il suo stile di guida molto pulito che gli permetteva di mantenere integre le vetture anche in rally massacranti come il Safari o l'Acropolis. Uno stile di guida non innato ma acquisito col tempo; infatti agli inizi era ben nota la sua guida spettacolare, ma con il passaggio alla nuova Fiat 131 Abarth fu costretto a modificare radicalmente il suo stile per ottenere il massimo dalla vettura. Questo cambiamento venne perfezionato poi con l'esperienza in pista dovuta al programma con la Lancia nel mondiale endurance. Infatti, tra il 1979 e il 1980, Röhrl era sì impegnato con la Fiat nel mondiale rally, ma gareggiava anche su pista con la Lancia Beta Montecarlo Turbo Gruppo 5 vincendo 2 gare e contribuendo alla conquista del Campionato mondiale endurance per costruttori. Nel 1982 ritorna alle gare internazionali al volante di una Opel Ascona 400. Trionfa in un Rally Di Montecarlo asciutto, contro le sofisticate e favoritissime Audi a trazione integrale, e la sua regolarità, fatta a colpi di ottimi piazzamenti uniti alla vittoria al Rally della Costa D'Avorio e grazie anche alla quasi-industruttibilità della sua Opel, gli consente a fine stagione di essere Campione del Mondo Rally con una gara di anticipo. Nel 1983 fece parte del team Lancia Martini con la 037 e si accordò con Fiorio per correre sei gare con lo scopo di ottenere il maggior numero possibile di punti iridati a favore della squadra. Röhrl acconsentì di sottostare agli ordini di scuderia che favorivano Alen, pretese però di avere carta libera al Montecarlo, che vinse inesorabilmente. Alla fine della stagione concluse terzo dietro al suo compagno di squadra Markku Alen e al vincitore del titolo, Hannu Mikkola. Venne ingaggiato dal team Audi nel 1984, ma in quella stagione ebbe molti problemi di affidabilità e il titolo venne conquistato dal suo compagno di squadra Stig Blomqvist dopo una dura lotta contro Markku Alen. La stagione 1985 vide il declino definitivo dell'Audi a favore della nuova Peugeot 205 Turbo 16, tuttavia Rohrl vinse un rally, quello di Sanremo "stracciando" i diretti avversari con oltre 6 minuti di vantaggio ottenendo una bella rivincita. In seguito all'abolizione del Gruppo B partecipò e vinse la più famosa cronoscalata del mondo, quella del Pikes Peak dove fece segnare il record del tracciato in 10:47,85 battuto poi l'anno successivo da Ari Vatanen per soli 63 centesimi. Röhrl su Audi Quattro modello Pikes Peak nel 2005. Le grandi doti che hanno permesso a Röhrl di essere un grandissimo pilota sono state un grandissimo autocontrollo, tenacia e soprattutto la capacità di spiegare ai suoi ingegneri le esatte reazioni della macchina così da risolverne i problemi. Alcuni aneddoti su Röhrl - Durande un rally de “Il Ciocco” degli anni '70, Pinto parte primo con la Stratos, Pregliasco secondo sempre su Stratos e Röhrl terzo su Opel Kadett, quindi due minuti dopo Pinto; dopo circa 10 km li supera entrambi facendo valere le sue doti uniche di gareggiare in una PS totalmente avvolta nella nebbia; e come se non bastasse alla PS successiva Pinto si ferma e fa passare Röhrl per poterlo seguire per tagliare indenne il traguardo. Al Sanremo 1983 il Tedesco vince 39 PS su 45, rompe il compressore, perde 15 minuti e arriva comunque secondo. Al Tour de Corse 1983 è costretto a far vincere Alen per ordini di scuderia, fermandosi platealmente a 100 metri dalla fine dell'ultima PS. Rohrl aveva due fissazioni particolari: Vincere il Rally di Montecarlo il maggior numero di volte possibile Sfidare i migliori piloti del momento sulle loro stesse auto, questo spiega il suo frequente passaggio da una scuderia all'altra. Di tutti i compagni di team con cui ha avuto a che fare, ritiene che Henri Toivonen (1982 con l'Opel) sia stato "...l'unico capace di essere veloce quanto me, anche se si prendeva molti più rischi..."; mentre la vettura che più ha amato è stata la Lancia Rally-037 "...quella che si adattava di più al mio stile... era perfetta". Il dopo attività - Dal 1988 al 1992 ha lavorato per l'Audi come test driver e occasionalmente ha partecipato alle gare di TransAm (due vittorie), IMSA GTO (solo la vittoria nella gara in cui ha partecipato) e DTM (una vittoria). Röhrl su una Porsche Carrera nel 2003. Ha lavorato anche come test-driver e uomo immagine della Porsche; partecipa anche a rally riservati alle "vecchie glorie" e a raduni storici. Nel 2001 è stato uomo immagine nella campagna pubblicitaria per gli pneumatici invernali della Pirelli.

Nessun commento: