martedì 17 aprile 2012

Eugenio Guglielmi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. « Se la gente riderà di me / rida pure, io male non ne faccio, / che mi credono magari un pazzo / che cammina per la città / perché porto i capelli lunghi, / perché indosso i calzoni stretti, / perché metto gli stivaletti, / cittadino di questo mondo. »
Eugenio Guglielmi, conosciuto come Gene Guglielmi (San Salvatore Monferrato, 17 aprile 1947), è un cantautore italiano. Il periodo beat - Figlio del marciatore Alighiero Guglielmi, si trasferisce con la famiglia prima ad Alessandria e poi in provincia di Lecco, dove compie gli studi e si avvicina da adolescente alla musica. Inizia a scrivere canzoni ispirandosi alla musica beat, ed ottiene una grande visibilità quando suo padre partecipa come concorrente, insieme a tutta la famiglia come da regolamento, al gioco televisivo Giochi in famiglia, presentato da Mike Bongiorno. In una delle puntate il presentatore concede a Gene di presentare un brano di sua composizione e in breve tempo arriva un contratto discografico con la CAR Juke Box, l'etichetta fondata da Carlo Alberto Rossi: il suo primo 45 giri viene presentato in molte trasmissioni televisive, tra cui Settevoci, condotta da Pippo Baudo, ottenendo molto successo, in particolar modo con la canzone I capelli lunghi, che diventa una delle canzoni-simbolo di quell'epoca. Oltre che per la musica, Guglielmi diviene noto per i suoi celebri occhialini rotondi, e nello stesso anno vince il premio La barchetta d’argento come miglior personaggio televisivo del 1966. Anche il secondo disco riscuote un buon successo, soprattutto per E voi, e voi, e voi, cover di Et moi, et moi, et moi del cantautore francese Jacques Dutronc, con un testo di Guglielmi che tuttavia non è una traduzione letterale dell'originale. Continua poi la carriera con altre incisioni in cui ha modo di collaborare con grandi personaggi della musica leggera italiana come Giorgio Calabrese (che scrive per lui i testi di La luna, le stelle, il mare e Preghiera beat) Alberto Testa, Leo Chiosso, Ezio Leoni (che diventa suo produttore alla Ri-Fi) ed Enrico Intra, incidendo fra le tante Preghiera Beat, Il fiore bianco, 100 volti, Il ditone (cover di You Make Me Real dei Doors), Il paese che dico io, Ada: è grande il nostro amor, e Lasciami ballar con te, scritta da Marino Marini. Gli anni '70: i Questions - A metà degli anni '70 mette a frutto la laurea in architettura, diventando poi docente universitario, ma continua l'attività artistica, pubblicando nel 1977 il libro Poesie della risacca. Nel 1978 forma i Questions, gruppo costituito, oltre che da Guglielmi, da Mauro Ciardi (cantante con qualche incisione come Domiziano), il chitarrista Albino Puddu e le cantanti Laura Castagna e Rosy Caruso, che si dedica alla disco music (anche se in molti pezzi vi sono influenze rock, dovute ai trascorsi di Puddu). Con i Questions incide tre 45 giri per la Fremus (l'etichetta dei fratelli Franco e Mino Reitano) e per la Durium, vincendo nel 1981 il Festival di Riva del Garda con Devil, che rimane il loro brano più conosciuto, arrangiato da Maurizio Bassi, presentato in molte trasmissioni televisive, tra cui Discoring. Dopo lo scioglimento del gruppo, Guglielmi abbandona per alcuni anni l'attività. Il ritorno - Torna alla musica negli anni '90, dopo esser stato riscoperto dai gruppi beat della nuova ondata, come Gli Avvoltoi (con cui nel 2008 inciderà su 45 giri due versioni di I capelli lunghi e E voi, e voi, e voi). Pubblica quindi alcuni cd con nuovi brani per etichette come la Giallo Records (fondata da Sergio Alessandro Ferrario) e la Azzurra Music, di cui uno realizzato insieme al gruppo lariano dei Potage); nell'album Rinascimento mette in musica alcune celebri poesie della letteratura italiana del '300 e del 400 (da Ben venga maggio di Angelo Poliziano a Erano i capei d’oro a l’aura sparsi di Francesco Petrarca). Nel 1998 viene ospitato da Fabio Fazio nella trasmissione televisiva Quelli che il calcio; nello stesso periodo riprende anche l'attività dal vivo, riproponendo i vecchi e i nuovi successi ed esibendosi, tra l'altro, alla Festa della Musica di Faenza nel 2001 nella stessa sera del poeta beat Lawrence Ferlinghetti e di Patti Smith. Nel 2009 ha pubblicato il suo nuovo album, Le lavandaie di Maggie.

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