martedì 9 settembre 2008

Lhc: l'esperimento fa davvero paura?



Lhc: l'esperimento fa davvero paura?
Inserito da scienzetv il Mar, 09/09/2008 - 12:28










GINEVRA, Svizzera -- Per gli amanti della scienza è un esperimento entusiasmante che resterà nella storia dell'umanità. Per due persone - un americano e uno spagnolo - un po' meno, visto che secondo loro potenzialmente non è a rischio zero. Domani verrà acceso il superacceleratore di particelle LHC del Cern di Ginevra, dando il via al più ambizioso esperimento di tutti i tempi.
I timori che l'esperimento abbia conseguenze disastrose - potrebbe creare un buco nero, dicono - però non sono fugati anzi, vengono fatti rimbalzare qua e là per internet grazie al lavoro di due personaggi che non hanno molto a che vedere con la scienza, ma che attraverso il meccanismo allarmistico dei media hanno ottenuto grande popolarità. Si tratta di walter Wagner e Louis Sancho. Sgombiramo il campo da equivoci. I due non sono scienziati. Wagner aveva incominciato a studiare fisica all’università di California, ma poi si è dato alla giurisprudenza, diventando avvocato. Di Sancho si sa ancora meno. Non è un ricercatore ma un «appassionato» del tempo, ha raccontato lo stesso Wagner. Ebbene i due hanno presentato un esposto alla Corte di Giustizia europea per bloccare l'esperimento. Secondo loro, la messa in funzione dell'Lhc avrebbe creato buchi neri in grado di inghiottire la Terra. A dir la verità l'iniziativa legale non è nuova. Era già stata tentata nel 1999 con l'acceleratore del Brookhaven National Laboratory americano. Ma il tribunale archiviò. Ora rieccoli con maggior clamore. A cui il Cern ha risposto dimostrando che le affermazioni dei due sono prive di fondamento scientifico. "Processi del genere avvengono ogni giorno in natura quando i raggi cosmici piovono sulla Terra e non succede mai nulla" hanno spiegato gli scienziati. "Inoltre la creazione di buchi neri è solo un’ipotesi della teoria ma non è detto che si creino. Tuttavia, nel caso in cui si generassero questi avranno un tempo di vita inferiore al secondo e svaniranno subito senza avere il tempo di interagire con la materia circostante".

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