martedì 9 settembre 2008

La sonda Rosetta svela un diamante



IL CIELO
8/9/2008
Steins: la sonda "Rosetta" svela un "diamante"


PIERO BIANUCCI
Abbordaggio riuscito nella fascia degli asteroidi: la navicella europea “Rosetta” alle 20,58 del 5 settembre ha sorvolato il pianetino Steins alla velocità di 8,6 chilometri al secondo spingendosi fino a una distanza di appena 800 chilometri dalla sua superficie. Avendo ottimizzato la sua traiettoria, nonostante la notevole velocità del fly-by “Rosetta” ha ripreso molte immagini dell’asteroide e ha analizzato lo spettro della luce solare che riflette. Per compiere questa impresa è entrata in azione buona parte degli strumenti a bordo della navicella, in particolare il sistema di imaging Osiris e lo spettrometro infrarosso Virtis. Le immagini mostrano un oggetto di circa 5 chilometri di diametro, la cui forma “sfaccettata” ricorda vagamente quella di un diamante. “Steins sembra un oggetto molto interessante – ha detto Sylvie Espinasse dell’Agenzia spaziale italiana –. In particolare vediamo un cratere largo quasi 2 chilometri sopra un asteroide di appena 5, testimonianza di un impatto molto violento. Si distingue poi una serie di altri crateri più piccoli perfettamente allineati che farebbero pensare all’impatto con una cometa frammentata. Dovremo studiare attentamente questi dati nelle prossime settimane, e una volta elaborate le immagini di Virtis avremo anche più informazioni sulla composizione. Il dato affascinante è che ogni volta che studiamo un asteroide ci rendiamo conto che sono tutti oggetti unici, completamente diversi l‘uno dall’altro”. La catena di craterini di cui parla Sylvie Espinasse è composta da sette cavità. Il conteggio e l’analisi degli altri crateri minori – finora ne sono stati individuati 23 – aiuterà a determinare l’età di Steins. L’asteroide (o pianetino) Steins fu scoperto nel 1969 dai russi Chernykh e Nauchnyi e intitolato al loro connazionale Karlis Augustovich Steins (1911-1983), direttore dell’Osservatorio universitario di Latvian, noto per i suoi studi sull’origine delle comete. Steins è un asteroide di tipo E dalle caratteristiche insolite: dovrebbe essere composto soprattutto da silicati e basalti. Per questo si attende con impazienza il risultato dell’analisi spettrale. Tra i pianetini già visitati ricordiamo Gaspra (il primo, abbordato dalla navicella “Galileo” in rotta verso Giove), Ida (che alla stessa navicella rivelò un piccolo satellite, battezzato Dactyl), Mathilde, Eros (studiato per un anno nei minimi particolari dalla navicella americana Near-Shoemaker), Braille, Annefrank, Itokawa. Nel 2007 è partita una missione per l’osservazione di Cerere (l’asteroide più grande, ora considerato “pianeta nano”) e Vesta. Dopo Steins, nel 2010 “Rosetta” visiterà ancora il pianetino “21 Lutetia”, scoperto nel 1851 da Goldschmidt all’Osservatorio di Parigi, dal diametro di circa 100 chilometri. Poi si dirigerà verso il suo ultimo traguardo, la cometa 67/P Churymov-Gerasimenko, che raggiungerà dopo aver percorso 6,5 miliardi di chilometri. Il viaggio della navicella europea è iniziato nel marzo 2004. Per raggiungere la velocità necessaria, è già passata due volte intorno alla Terra e una volta intorno a Marte, ricevendone tre spinte gravitazionali. Il terzo e ultimo passaggio intorno alla Terra avverrà nel novembre 2009 e le imprimerà l’ultima spinta. Altre informazioni sul sito
Esa.
Da lastampa.it

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