lunedì 27 febbraio 2012

Enrico La Loggia

(Agrigento, 25 febbraio 1947) è un politico, avvocato e docente italiano. Nipote di Enrico, autore dell'articolo 38, meglio noto come "Fondo di solidarietà nazionale" dello statuto siciliano e figlio di Giuseppe, ex presidente della Regione Siciliana, cognato del politico Attilio Ruffini e zio del giornalista Paolo Ruffini, è sposato con tre figli, Giuseppe, Tina e Francesco, 1985, laureato in Giurisprudenza all'Università Bocconi. Attività Professionale - Docente di contabilità di stato nella facoltà di giurisprudenza dell'Università di Palermo, ha vinto premi e borse di studio in Italia e all'estero ed è stato autore di numerose pubblicazioni sugli organismi parlamentari e le istituzioni di controllo[senza fonte]. Esercita la professione di avvocato cassazionista e revisore ufficiale dei conti. Attività Politica - La sua esperienza politica inizia presso il comune di Palermo nel 1985, dove diventa, in quota alla Democrazia Cristiana vice presidente del Gruppo. Successivamente è chiamato a ricoprire il ruolo di presidente della Commissione per la riforma del regolamento consiliare. Nel 1987 viene nominato Assessore alla Cultura, carica che ricopre fino al 1989. Dal 1989 al 1990 ricopre la carica di Assessore al Patrimonio. Nello stesso 1990, con le nuove consultazioni elettorali, viene rieletto Consigliere Comunale e ricopre dapprima la carica di Presidente della Commissione Bilancio. Dal 1991 al Giugno del 1992, invece, ricopre la carica di Assessore alla Polizia Urbana e Annona. È anche Presidente della Commissione per la stesura dello Statuto del Comune di Palermo dal 1992 al 1993. Nel 1994, sin dal momento della sua fondazione, aderisce a Forza Italia e viene eletto senatore nel collegio di Capaci per tre mandati consecutivi, nominato per due legislature presidente dei senatori di FI.Nel 1994 per breve periodo è vice capogruppo di Forza Italia al Senato. È stato membro del Consiglio d'Europa - UEO, dell'Unione Interparlamentare, è presidente del Comitato Atlantico Italiano. È stato ministro per gli Affari Regionali nei Governi Berlusconi II e III. In tal veste ha presieduto le Conferenze Stato-Regioni ed Unificata, sedi istituzionali di confronto fra il Governo centrale e le Autonomie regionali e locali. In seguito alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto deputato per la lista di Forza Italia in Molise e Trentino-Alto Adige. È componente della I Commissione, Affari Costituzionali, della Camera dei deputati e vice presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera. Nelle elezioni del 2008 è stato rieletto nelle liste del Popolo della Libertà nella circoscrizione Sicilia 1. Il 27 gennaio 2010 viene nominato dai Presidenti delle Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fini, Presidente della Commissione Parlamentare per l'attuazione del Federalismo Fiscale. Aspetti controversi - Verso la fine degli anni settanta, è stato socio della società di brokeraggio assicurativo Sicula Brokers, società sciolta di lì a poco. Tra i soci di questa società, vi erano Renato Schifani, Benny D'Agostino, Giuseppe Lombardo e Nino Mandalà. Quasi vent'anni dopo, Benny D'Agostino nel 1997 fu arrestato con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e successivamente condannato; Mandalà fu arrestato nel 1998 e successivamente condannato a 8 anni per associazione mafiosa. In ogni modo a La Loggia non è stata mai mossa alcuna accusa di collusione con la mafia.

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