venerdì 3 febbraio 2012

Paul Auster

« Scrivere non è più un atto di libera scelta per me, è una questione di sopravvivenza. » (Paul Auster, L'arte della fame, Einaudi, traduzione di Massimo Bocchiola)
Paul Auster (Newark, 3 febbraio 1947) è uno scrittore statunitense. Nato da Samuel e Queenie Auster, benestanti ebrei di origini polacche, cresce nei sobborghi di Orange e Maplewood a Newark e durante l'adolescenza inizia a scrivere le prime poesie. Il suo ultimo anno di liceo è anche quello in cui la famiglia si smembra. Non partecipa alla consegna dei diplomi e per due anni e mezzo vive a Parigi, in Italia, in Spagna ed in Irlanda, in cui si reca per “ragioni che c’entravano unicamente con James Joyce”. Nel 1966 inizia a frequentare Lydia Davis, oggi scrittrice di fama, che sposerà alcuni anni dopo e da cui avrà un figlio. Si laurea nel 1969 alla Columbia University e parte a bordo di una petroliera, arricchendosi di storie per un anno. Tra il 1971 e il 1974 vive in Francia. Al ritorno in patria pubblica il volume di versi Unearth (1974) e Wall Writing (1976). La sua carriera di scrittore di romanzi inizia nel 1979 con L'invenzione della solitudine (romanzo autobiografico generato dalla morte del padre e incentrato sul rapporto problematico che ha sempre vissuto con lui ), ma è solo nel 1985 che arriva la consacrazione a livello internazionale con la Trilogia di New York, composta da Città di vetro, Fantasmi e La Stanza Chiusa. Da questo momento Paul Auster diviene uno scrittore di culto e dalle poliedriche attività: scrive per il cinema (Smoke e Blue in the face) e diviene regista (Lulu on the Bridge). Dopo aver divorziato dalla Davis, sposa nel 1982 la scrittrice di origini norvegesi Siri Hustvedt, oggi nota scrittrice, da cui ha una figlia, Sophie.

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