domenica 8 giugno 2008


Parte il supertelescopio della Nasa
Autore: scienzetv
Data di creazione 05/06/2008 - 11:14

CAPE CANAVERAL, Usa -- E' pronto sulla rampa di lancio di Cape Canaveral il satellite della Nasa Glast, da Gamma-ray Large Area Space Telescope, la cui partenza è prevista per il 7 giugno. Il nuovo satellite è un telescopio per lo studio dei "raggi gamma" che osserverà l'Universo con una visione ampia quasi quanto quella del nostro occhio: 120 gradi.
Grazie ai suoi strumenti Glast potrà osservare tutto il cielo alle frequenze gamma, studiando una radiazione che trasporta miliardi di volte più energia delle frequenze ottiche alle quali è sensibile il nostro occhio.
Potrà ad esempio "immortalare" i fenomeni connessi con le stelle di neutroni (ossia gli astri che rimangono dopo l’esplosione di una grossa stella), le supernove (le stelle nell’atto dell’esplosione), i buchi neri e le nubi di polvere presenti nella nostra galassia.Tramite le sue ricerche sarà possibile anche capire nel dettaglio la struttura di centinaia di “galassie attive”, che sono le galassie che possiedono un buco nero proprio al centro, il quale governa l'emissione alle alte energie.
Glast registrerà anche i lampi di raggi gamma, i segni dei maggiori "cataclismi" che avvengono nell'Universo e di cui ancora si conosce molto poco e avrà anche il compito di svelare le proprietà di numerose sorgenti di raggi gamma non ancora identificate, la cui presenza e natura avvince gli astrofisici da molti anni. Ma ci aiuterà anche a capire ancora meglio alcune caratteristiche della stella a noi più vicina e nota, il nostro Sole.
Il satellite inoltre cercherà segnali della "materia oscura", la materia di cui si conosce l’esistenza e la quantità, ma di cui non è nota la composizione e la ricerca in orbita è collegata con quella che si svolge cento metri sotto terra, all'interno dell'acceleratore di particelle Lhc che inizierà a funzionare alla fine del 2008. Questa macchina, che si trova al laboratorio europeo del Cern di Ginevra, cercherà infatti di produrre particelle di materia oscura e di osservarle nei suoi giganteschi rivelatori.È un satellite Nasa realizzato in collaborazione con Italia, Francia Germania, Svezia e Giappone. E italiani sono alcuni importanti strumenti a bordo del satellite. Uno dei quattro, ad esempio, è stato costruito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed è il rivelatore al silicio dei raggi gamma.
Luigi Bignami
Photo courtesy of www.nasa.gov

Fonte:http://www.scienze.tv/node/4004

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