La scoperta di quello strano oggetto - subito battezzato Hanny's Voorwerp (Oggetto di Hanny) in onore di Hanny van Arkel, l'insegnante olandese che lo aveva scoperto - aveva lasciato tutti quanti perplessi. E non tanto perché quella nube verdastra estremamente calda e di dimensioni galattiche posta a circa 60 mila anni luce di distanza dalla vicina galassia IC2497 era finora sfuggita a ogni osservazione, ma piuttosto perché non era per nulla chiaro di cosa potesse trattarsi.Per capirne di più, un team internazionale guidato da Mike Garrett (ASTRON - Leiden) e del quale faceva parte lo stesso van Arkel ha osservato IC2497 e il Voorwerp con il radiotelescopio di Westerbork e con il VLBI. Dall'analisi delle osservazioni radio è emersa l'esistenza di un getto altamente energetico generato probabilmente dal massiccio buco nero posto al centro di IC2497 e diretto verso il Voorwerp. "E' come se quel getto proveniente dal cuore della galassia - ha commentato Garrett - si aprisse la strada nel denso mezzo interstellare di IC2497 dirigendosi poi verso l'Hanny Vorweerp e permettendo così a un fascio di intensa emissione ottica e ultravioletta associato al buco nero di illuminare una piccola parte dell'immensa nube di gas che avvolge la galassia. E' proprio quel fascio energetico che, riscaldando e ionizzando il gas della nube, crea quel bizzarro oggetto scoperto da Hanny."Se il meccanismo proposto è chiaro, un po' più misteriosa è invece la provenienza di quell'enorme quantità di idrogeno che costituisce la nube che circonda IC2497, valutata dai ricercatori dell'ordine di 5 miliardi di masse solari. A dire il vero, però, qualche idea concreta c'è, e anche piuttosto attendibile. L'analisi della nube, infatti, ha permesso di scoprire che si estende per trecento mila anni luce, puntando in direzione di un gruppo di galassie. Potrebbe dunque trattarsi dell'indicazione concreta che ci troviamo di fronte ai resti della violenta interazione mareale tra IC2497 e un'altra galassia.Insomma, sembra proprio che quel bizzarro oggetto scoperto quasi per caso da Hanny van Arkel ci abbia messo sulle tracce di una immane catastrofe galattica avvenuta centinaia di milioni di anni fa. Che ci nasconda anche qualche altro segreto?
A disposizione di tutti i coetanei, da utilizzare ad uso personale o collettivo, per scambio di incontri, gemellaggi, opinioni, suggerimenti.
giovedì 25 dicembre 2008
Hanny's Voorwerp senza misteri
La scoperta di quello strano oggetto - subito battezzato Hanny's Voorwerp (Oggetto di Hanny) in onore di Hanny van Arkel, l'insegnante olandese che lo aveva scoperto - aveva lasciato tutti quanti perplessi. E non tanto perché quella nube verdastra estremamente calda e di dimensioni galattiche posta a circa 60 mila anni luce di distanza dalla vicina galassia IC2497 era finora sfuggita a ogni osservazione, ma piuttosto perché non era per nulla chiaro di cosa potesse trattarsi.Per capirne di più, un team internazionale guidato da Mike Garrett (ASTRON - Leiden) e del quale faceva parte lo stesso van Arkel ha osservato IC2497 e il Voorwerp con il radiotelescopio di Westerbork e con il VLBI. Dall'analisi delle osservazioni radio è emersa l'esistenza di un getto altamente energetico generato probabilmente dal massiccio buco nero posto al centro di IC2497 e diretto verso il Voorwerp. "E' come se quel getto proveniente dal cuore della galassia - ha commentato Garrett - si aprisse la strada nel denso mezzo interstellare di IC2497 dirigendosi poi verso l'Hanny Vorweerp e permettendo così a un fascio di intensa emissione ottica e ultravioletta associato al buco nero di illuminare una piccola parte dell'immensa nube di gas che avvolge la galassia. E' proprio quel fascio energetico che, riscaldando e ionizzando il gas della nube, crea quel bizzarro oggetto scoperto da Hanny."Se il meccanismo proposto è chiaro, un po' più misteriosa è invece la provenienza di quell'enorme quantità di idrogeno che costituisce la nube che circonda IC2497, valutata dai ricercatori dell'ordine di 5 miliardi di masse solari. A dire il vero, però, qualche idea concreta c'è, e anche piuttosto attendibile. L'analisi della nube, infatti, ha permesso di scoprire che si estende per trecento mila anni luce, puntando in direzione di un gruppo di galassie. Potrebbe dunque trattarsi dell'indicazione concreta che ci troviamo di fronte ai resti della violenta interazione mareale tra IC2497 e un'altra galassia.Insomma, sembra proprio che quel bizzarro oggetto scoperto quasi per caso da Hanny van Arkel ci abbia messo sulle tracce di una immane catastrofe galattica avvenuta centinaia di milioni di anni fa. Che ci nasconda anche qualche altro segreto?
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