Regole dello Sport
I TIRI
Ogni arciere tira 3 frecce in un tempo massimo di 2 minuti sul proprio bersaglio, bersaglio che viene assegnato all’atto dell’iscrizione dalla società organizzatrice.
I supporti sui quali vengono posti i bersagli, detti anche paglioni battifreccia, portano 4 bersagli, perciò su ogni paglione tirano complessivamente 4 arcieri (2 per volta).
Si tirano complessivamente 20 volée di tre frecce per un totale di 60 frecce.
I tempi di tiro e organizzazione delle fasi della gara sono regolati da semafori e da segnali acustici, comandati da un direttore dei tiri abilitato dalla federazione.
I PUNTI
I punteggi che i bravi tiratori riescono ad ottenere sono intorno ai 585/598 punti su 600.
Per l’assegnazione dei punti, qualora la freccia tocchi anche con la tangente la striscia che delimita 2 punteggi, viene assegnato il punto più alto.
Un arbitro sovrintende a tutta l’organizzazione e viene chiamato in causa direttamente dagli arcieri stessi qualora esista un dubbio, circa il punteggio da assegnare ad una freccia.
GARE FITA
Si tirano 6 volée di 6 frecce, per un totale di 36 frecce per ogni distanza di tiro.
Le distanze sono:
Per gli uomini: 90, 70, 50, 30 metri.
Per le donne: 70, 60, 50, 30 metri.
Per un totale di 144 frecce.
I bersagli sono da 120 cm. Per le 2 distanze lunghe, e da 80 cm. Per quelle corte (50 e 30 mt.).
Il punteggio 10 è rispettivamente di 12 e di 8 cm..
Il tempo a disposizione per tirare le 6 frecce è di 4 minuti.
Alle distanze di 50 e 30 metri si tirano 12 volée di 3 frecce in 2 minuti.
Il bersaglio è unico per tutti e 4 i tiratori, e si posizionano sulla linea di tiro con turni prestabiliti a 2 a 2 per volta. Le frecce devono essere quindi ben riconoscibili e contrassegnate per ogni singolo arciere.
I punteggi ottenibili da un buon atleta sono di 1270 – 1350 su 1440 per l’arco olimpico, mentre per i tiratori con arco Compound possono arrivare anche intorno ai 1380 punti.
GARE 70 METRI OLIMPIC ROUND
La gara si svolge con 36 + 36 frecce ad un’unica distanza di 70 metri con bersagli da 120 cm..
Al termine delle 72 frecce si realizza una griglia fra i primi 36 atleti, che si dovranno affrontare con scontri ad eliminazione diretta.
Le categorie maschili e femminili restano in ogni caso separate, come restano con classifiche separate i tiratori di arco Olimpico e di Compound.
Si tirano 3 volée di 6 frecce (18 tiri).
Il 1° classificato si scontrerà con il 36°, il 2° con il 35° e così via.
Chi vince passa il turno.
Alla fine si svolgono le finalissime per i 3 posti.
GARE HUNTER FIELD (Caccia – Campagna)
Si svolgono su percorsi di campagna, nei boschi, e le distanze dei bersagli sono sconosciute.
I bersagli sono sempre concentrici ma sono di colore bianco e nero (massimo punteggi al centro 5 punti).
Il percorso è ad anello di solito di 5 o 6 Km: caratterizzato da 12 piazzole di tiro sulle quali si posizionano 12 pattuglie composte di 4 arcieri.
La gara si svolge in 2 tempi.
Nella 1° parte
Ad un segnale prestabilito tutti gli arcieri, a turno tirano sui bersagli che hanno di fronte; al termine dei tiri, dopo aver segnato il punteggio su un’apposita cartella si portano sulla piazzola successiva. Al termine della gara tutte le pattuglie avranno fatto il giro completo.
Si tirano 3 frecce e i bersagli, oltre che ad essere posti a distanze sconosciute non sono mai in piano, ma su pendii, in fondo a valloni, etc., perciò l’atleta, prima di tirare, deve valutare bene tutte le traiettorie e le parabole fuori piano.
Nella 2° parte
Gli arcieri dovranno ripetere il giro, però questa volta le distanze sono dichiarate, ma le pendenze sono ancora più accentuate.
In totale vengono tirate 36 + 36 frecce.
I punteggi che vengono ottenuti a livello mondiale dipendono dalle difficoltà ambientali però possono arrivare a 671 punti su 720 (doppio H-F-).
Punteggio ottenuto dall’Italiano Michele Frangilli, campione del mondo a Cortina nel 2000.
GARE SKI ARC
È in sostanza una gara di Biatlhon, cioè sci di fondo accoppiato al tiro con l’arco.
La gara si svolge su un anello di 5-6 Km da ripetere per 3 volte.
Ad ogni giro si passa davanti al poligono di tiro dove ogni atleta ha a disposizione 5 bersagli da far cadere con 5 frecce a disposizione.
Ad ogni errore di tiro si dovrà compiere un giro supplementare su un anello di qualche centinaio di metri.
Vince chi percorre i tre giri in minor tempo.
I bersagli sono a caduta, sono posti a 20 metri ed hanno un diametro di circa 20 cm.
L’arco fa parte del corredo del fondista perciò è costretto a portarlo per tutta la durata della gara in un’apposita faretra posta sul dorso.
Per ragioni di sicurezza, le frecce, invece, vengono lasciate presso la piazzola di tiro.
Le gare possono essere per singoli atleti ma anche per staffette composte di 3 fondisti.
C’È ANCHE LA FIARC
Esiste anche un’altra federazione la FIARC, affiliata alla Federcaccia, che organizza gare di tipo diverso, come i percorsi di campagna, utilizzando o sagome di animali tridimensionali o targhe a punteggio, con disegni di animali.
Per quanto riguarda gli archi, la Fiarc di solito usa archi costruiti dagli stessi arcieri, di tipo storico e senza mirino e stabilizzazione.
COS’È
La Cocca: è la fessura che serve per inserire la freccia nell’arco.
La Dragona: è la maniglia di cuoio che serve per tenere l’arco dopo che è stato scoccato il tiro.
La Faretra: è il contenitore delle frecce.
Il Fast: letteralmente è l’abbreviazione di “Stand fast”, ed è l’ordine impartito agli arcieri per farli smettere di tirare.
I Limbs: parti esterne dell’arco.
Il Fusto: è il corpo della freccia compreso tra la punta e la cocca.
La Gittata: è la capacità di lancio di un arco.
Il Libraggio: è lo sforzo richiesto, espresso in libbre, per lanciare la freccia ad una certa distanza prestabilita.
Il Mirino: è lo strumento disposto sopra il fermafreccia che permette di puntare il bersaglio.
La Nappa: è il panno utilizzato per ripulire le frecce infangate: solitamente ha i colori sociali del club d’appartenenza.
Il Paglione: è la paglia pressata su cui viene steso la tela del bersaglio.
Il Parabraccio: è un rinforzo indossato sull’avambraccio che serve per proteggere il braccio dalla corda ed a impedire gli indumenti deviino la corda.
Il Paradita: pezzo di cuoio protettivo appoggiato sulle dita che tendono la corda.
La Penna della cocca: è la penna messa ad angolo retto con la cocca.
Le Alette: permettono alla freccia un volo rettilineo: possono essere tre o quattro.
La Punta: è la parte terminale della freccia.
Il Riser: è l’impugnatura dell’arco.
Lo Scoccare: è il momento immediatamente dopo avere teso la corda, cioè quando si lascia partire la freccia.
Gli Stabilizzatori: sono pesi aggiunti all’arco per renderlo maggiormente stabile.
Il Tiro clout: è un tiro il cui bersaglio da raggiungere è segnato sul terreno da un telo od una bandierina.
Il Tiro flight: l’obiettivo di questo tiro è il tirare la freccia il più lontano possibile.
Il Tiro popinjay: è una pratica soprattutto europea. Questa specialità utilizza frecce spuntate che vengono lanciate per sloggiare gli “uccelli di legno” da loro trespolo appoggiato su palo alto 25,9 metri.
La Cocca: è la fessura che serve per inserire la freccia nell’arco.
La Dragona: è la maniglia di cuoio che serve per tenere l’arco dopo che è stato scoccato il tiro.
La Faretra: è il contenitore delle frecce.
Il Fast: letteralmente è l’abbreviazione di “Stand fast”, ed è l’ordine impartito agli arcieri per farli smettere di tirare.
I Limbs: parti esterne dell’arco.
Il Fusto: è il corpo della freccia compreso tra la punta e la cocca.
La Gittata: è la capacità di lancio di un arco.
Il Libraggio: è lo sforzo richiesto, espresso in libbre, per lanciare la freccia ad una certa distanza prestabilita.
Il Mirino: è lo strumento disposto sopra il fermafreccia che permette di puntare il bersaglio.
La Nappa: è il panno utilizzato per ripulire le frecce infangate: solitamente ha i colori sociali del club d’appartenenza.
Il Paglione: è la paglia pressata su cui viene steso la tela del bersaglio.
Il Parabraccio: è un rinforzo indossato sull’avambraccio che serve per proteggere il braccio dalla corda ed a impedire gli indumenti deviino la corda.
Il Paradita: pezzo di cuoio protettivo appoggiato sulle dita che tendono la corda.
La Penna della cocca: è la penna messa ad angolo retto con la cocca.
Le Alette: permettono alla freccia un volo rettilineo: possono essere tre o quattro.
La Punta: è la parte terminale della freccia.
Il Riser: è l’impugnatura dell’arco.
Lo Scoccare: è il momento immediatamente dopo avere teso la corda, cioè quando si lascia partire la freccia.
Gli Stabilizzatori: sono pesi aggiunti all’arco per renderlo maggiormente stabile.
Il Tiro clout: è un tiro il cui bersaglio da raggiungere è segnato sul terreno da un telo od una bandierina.
Il Tiro flight: l’obiettivo di questo tiro è il tirare la freccia il più lontano possibile.
Il Tiro popinjay: è una pratica soprattutto europea. Questa specialità utilizza frecce spuntate che vengono lanciate per sloggiare gli “uccelli di legno” da loro trespolo appoggiato su palo alto 25,9 metri.
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