martedì 26 aprile 2011

Johan Cruijff


, noto anche come Johan Cruyff o semplicemente Cruyff (1947 – vivente), ex calciatore ed ex allenatore olandese.

Citazioni di Johan Cruijff

Senza possesso palla, non si vince. (citato in Il libro delle liste sul calcio)
Mi piace il calcio ma non quello di oggi [modifica]

Il calcio consiste fondamentalmente in due cose. La prima: quando hai la palla, devi essere capace di passarla correttamente. La seconda: quando te la passano, devi saperla controllare. Se non la puoi controllare, tantomeno la puoi passare.
Una delle cose che ho capito da bambino è che quelli che più si divertivano a insegnarti qualcosa erano coloro che meglio dominavano il pallone, mentre quelli capaci solo di entrare sull'avversario, di piazzarsi in campo per fare ostruzione e di tirare pedate, non avevano nulla da insegnare, anche se, temo, avrebbero avuto molto da imparare.
Alla radice di tutto c'è che i ragazzini si devono divertire a giocare a calcio.
Quando allenavo il Barça, ricordo che con Koeman o con Stoichkov giocavamo a non mettere dentro la palla, troppo facile, ma a colpire la traversa o uno dei pali, proprio per aumentare la precisione del tiro.
Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget.
Sul campo è importante dare libertà ai giocatori, anche se all'interno di uno schema... La distanza massima che un giocatore deve percorrere dev'essere di dieci metri... La libertà è ammissibile, solo se si produce il massimo rendimento dei giocatori di talento... Quello che conviene insegnare ai ragazzi è il divertimento, il tocco di palla, la creatività, l'invenzione... La creatività non fa a pugni con la disciplina.
La pressione si deve esercitare sul pallone non sul giocatore.
Il Profeta del Gol

Durante ogni allenamento, qualunque sia il tuo sport, ti senti distrutto perché in ogni allenamento devi andare oltre quello che sul momento ti sembra il tuo limite: tu cominci a correre, a scattare a calciare e dopo un po' ti sembra di aver esaurito ogni energia, mentre hai solo esaurito quello che io chiamo "primo fiato". A quel punto bisogna sforzarsi per superare la piccola crisi che sembra bloccarti, per arrivare al "secondo fiato": che ovviamente arriva solo dopo qualche minuto di sofferenza. Quando l'allenatore dà lo stop senti il cuore che batte vertiginosamente, sembra che debba scoppiarti nel petto: devi riuscire a ricondurlo al suo ritmo normale in meno di due minuti; se non ci riesci è meglio che apri una tabaccheria o tenti di diventare Presidente del Consiglio: vuol dire che hai sbagliato mestiere...

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