lunedì 15 dicembre 2008

La Terra primordiale non era desolata


La dinamica delle zolle crostali poteva essere già attiva


La Terra primordiale non era desolata



Prove indirette dell'esistenza di acqua liquida, forse oceani, risalenti a 4,2 miliardi di anni fa
Come si pensava fosse la Terra nell'Adeano«Io non sono cattiva. È che mi disegnano così». La frase di Jessica Rabbit potrebbe adattarsi alla Terra primordiale, quella di 4,2 miliardi di anni fa, poco più di 300 milioni di anni dopo la formazione del nostro pianeta. Finora si era sempre pensato, e illustrato, la Terra del periodo Adeano (4,5-3,85 miliardi di anni fa) più o meno come l'inferno: atmosfera irrespirabile, vulcani e lava da ogni parte, rocce fuse in fase di raffreddamento, assenza di acqua liquida e di vita di qualsiasi ordine e grado, enormi asteroidi (fino a 200-300 km di diametro) che periodicamente colpivano il pianeta squassandolo. Recenti scoperte ribaltano questa immagine e, anzi, ne emerge una opposta: meno asteroidi e comunque non in grado di estinguere del tutto le prime forme di vita (archea) che si erano formate, acqua liquida e forse oceani, rocce solide che avevano formato una crosta con l'inizio dell'attività tettonica, ossia il movimento delle placche e la formazione di continenti, come avviene ora. Insomma, non proprio un paradiso, ma un posto passabile.


ZIRCONI - Sul giornale scientifico Nature è comparso uno studio guidato dal professore di geochimica a Ucla (University of California Los Angeles) Mark Harrison in cui si portano prove dell'esistenza dell'attività tettonica terrestre già nei primi 500 milioni di anni della storia del pianeta. Analizzando con nuove tecniche estremamente sofisticate le inclusioni nei cristalli di zircone rinvenuti all'interno di rocce laviche dell'Australia occidentale risalenti a 3 miliardi di anni, si è scoperto che gli zirconi sono molto più vecchi (4-4,2 miliardi di anni) e si sono formati in una zona in cui il flusso di calore era di 75 milliwatt per metro quadro, di gran lunga inferiore a 200-300 milliwatt al metro quadro previsto per quel periodo geologico. L'unico ambiente possibile per la formazione di zirconi con un flusso di calore così basso è quello della zona di collisione tra placche tettoniche, come avviene oggi tra la placca di Nazca nell'oceano Pacifico che s'infila sotto il Sudamerica e va a formare la catena delle Ande grazie anche a temperature di fusione inferiori dovute alla grande presenza di acqua nelle rocce.
ACQUA LIQUIDA - Finora gli scienziati giudicavano impossibile l'esistenza nell'Adeano di una tettonica attiva, ma questo studio dimostra due cose: la presenza di vaste estensioni di acqua liquida (oceani o almeno mari) e rocce già solidificate, quindi un ambiente molto diverso da un pianeta infernale di vulcani, colate di lava e rocce bollenti.

NUOVI SCENARI - Questo studio apre quindi scenari nuovi per la storia dell'evoluzione. Le più antiche testimonianze di vita sono contenute in rocce di 3,83 miliardi di anni rinvenute in Groenlandia, come riporta martedì il New York Times. Ma a questo punto la presenza di crosta solida e acqua liquida (e un minore bombardamento di asteroidi, come risulta da recenti studi) viene spostata a un periodo di molto anteriore, fino a 4,4 miliardi di anni fa, concedendo così una fase molto più lunga per il periodo di incubazione delle prime forme di vita, come presume Stephen J. Mojzsis, professore di geologia all'Università del Colorado.
Paolo Virtuani

02 dicembre 2008

(ultima modifica: 03 dicembre 2008)

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