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lunedì 18 aprile 2011
Jerzy Stuhr
Jerzy Stuhr (Cracovia, 18 aprile 1947) è un attore cinematografico, attore teatrale e regista polacco.
Ha lavorato con i maggiori registi polacchi, fra cui Andrzej Wajda, Krzysztof Zanussi e soprattutto Krzysztof Kieślowski.
Dopo essersi laureato nel 1970 alla Università Jagellonica e aver successivamente studiato per due anni all'Accademia di arti drammatiche di Cracovia (Państwowa Wyższa Szkoła Teatralna),[1] a partire dai primi anni settanta inizia la sua carriera di attore sia teatrale che cinematografico.
A teatro lavora in particolare con Jerzy Jarocki e Andrzej Wajda, cimentandosi con i classici russi (Čechov, Gogol', Dostoevskij) e con Shakespeare.
A partire dal film Blizna (1976) inizia l'importante collaborazione con Krzysztof Kieślowski, per il quale interpreta fra gli altri Il cineamatore (Amator) (1979) e Decalogo 10 (Dekalog, dziesięć) (1989).
Esordisce con successo[1] alla regia teatrale nel 1985 con il monologo Il contrabbasso di Patrick Süskind, del quale è anche interprete. Nel corso degli anni novanta dirige poi diverse opere shakespeariane.
Esordisce invece alla regia cinematografica solo nel 1995, con Spis cudzoloznic, tratto da un romanzo di Jerzy Pilch. Nel 1997 la sua seconda opera cinematografica, Storie d'amore (Historie milosne) (1997), dedicata a Kieślowski, scomparso l'anno precedente, viene presentata in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, dove vince il Premio FIPRESCI e altri riconoscimenti collaterali. Ritorna a Venezia due anni dopo con Sette giorni nella vita di un uomo (Tydzien z zycia mezczyzny). Il successivo Duze zwierze (2000), da una sceneggiatura di Kieślowski, vince il premio speciale della giuria al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary.
Riconoscimenti
Nastro d'argento europeo 1998
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