venerdì 22 aprile 2011

Cesare Viviani


Cesare Viviani (Siena, 22 aprile 1947) è un poeta e scrittore italiano.


Studia al Liceo classico Piccolomini di Siena, si laurea in Giurisprudenza nella stessa città nel 1971. Durante gli anni senesi conosce Mario Luzi e Franco Fortini. Nel 1972 si trasferisce a Milano dove svolgerà poi la professione di psicoanalista, dopo aver lavorato come giornalista e psicologo. Nel 1984 si laurea in pedagogia. Collabora poi al quotidiano "Il Giorno" e al "Corriere della sera".


Nel 1972 esce il suo primo libro, L'ostrabismo cara, pubblicato da Feltrinelli. Nel 1977 esce il suo secondo libro, Piumana, pubblicato da Guanda. Nel 1981 esce L'amore delle parti. Del 1986 è la raccolta poetica Merisi (Mondadori) ed il suo unico romanzo, Folle avena (Studio Tesi). Nel 1988 ristampa una traduzione delle Feste galanti di Verlaine, autore molto importante per la sua formazione, a cui dedicherà negli anni anche pagine saggistiche.
Nel 1990 esce il libro di poesia Preghiera del nome (Mondadori), vincitore nello stesso anno del Premio Viareggio Répaci per la poesia.
Del 1993 è il poemetto L'opera lasciata sola (Mondadori), unanimemente considerato tra i testi in versi più importanti degli ultimi decenni. Seguono le raccolte Cori non io (1994), uscita da Crocetti, che include testi scritti dal 1975 al 1977, e Una comunità degli animi (1997) Premio Nazionale Letterario Pisa per la Poesia. Nel 2000 esce Silenzio dell'universo (Einaudi), seguito da Passanti (Mondadori, 2002), da La forma della vita (Einaudi, 2005) singolare forma di romanzo in versi, e da Credere all'invisibile (Einaudi, 2009).

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