venerdì 17 ottobre 2008

Gigliola Cinquetti: una nostra coetanea VIP



Gigliola Cinquetti
20 dicembre 1947
Quando classe e raffinatezza non hanno età



Nata a Cerro Veronese il 20 dicembre 1947, Gigliola Cinquetti vince il Concorso di Voci Nuove di Castrocaro con due delicatissimi brani "Sull'acqua" e "Le strade di notte" di Giorgio Gaber, a soli 16 anni. Nel 1964 trionfa al XIV Festival di Sanremo con l'ormai celeberrimo brano che le resterà addosso per sempre: "Non ho l'età". Il 21 marzo a Copenaghen conquista con lo stesso brano, anche l'Eurofestival. L'anno successivo a Napoli (Canzonissima 1964), porta in finalissima ben due brani "Non ho l'età" che conquista il secondo posto e "Anema e core" (quarta). Nel 1966 in coppia con Domenico Modugno bissa il successo a Sanremo. Il brano è uno dei più belli interpretati da Gigliola "Dio, come ti amo". Al Disco per l'Estate 1967 ottiene un clamoroso successo, seconda con "La rosa nera". Con "Alle porte del sole" trionfa a Canzonissima 1973. All'Eurofestival, una vittoria sfuggita per 6 punti, è seconda con "Si" e a settembre vince la "Gondola d'oro" per aver venduto, nell'anno, il maggior numero di dischi con l'LP "Stasera ballo liscio". Dopo un'assenza di 12 anni ritorna a Sanremo nel 1985 e conquista il terzo posto con "Chiamalo amore". Le presenze al Festival saranno ben 12. Oltre alle già citate: "Ho bisogno di vederti" (1965) - "Sera" (di Roberto Vecchioni, 1968) - "La pioggia" (un successo mondiale, 1969) - "Romantico blues" (1970) - "Rose nel buio" (1971) - "Gira l'amore (Caro Bebè)" (1972) - "Mistero" (di Claudio Mattone, 1973) - "Ciao" (1989) - "Giovane vecchio cuore" (di Giorgio Faletti, 1995). Nel corso della sua carriera Gigliola Cinquetti ha partecipato alle più grandi manifestazioni musicali che dagli anni '60 si sono svolte in Italia. Oltre all'Eurofestival ed a Sanremo ricordiamo "Canzonissima", "Il Disco per l'Estate", la "Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia", il "Canteuropa", il "Festivalbar", "Premiatissima" e "Una Rotonda sul mare". Dal 1964 Gigliola Cinquetti è stata inoltre protagonista e primadonna di varietà televisivi di grande successo: "Jonny 7" (1964) , "Io, Gigliola" (1966), "Senza Rete" (nelle edizioni del 1969, 1972, 1974), "Arancia e limone" (1970), "Ma l'amore sì" (1970), "Vino, whisky e chewing gum" (1974), "Compagnia stabile della canzone" (1975), "L'amico della notte" (1977). Un grande ritorno nell'edizione 1982/83 di "Portobello" e il suo "Concerto a Verona" (1989 per festeggiare i 25 anni di carriera). Non molti sanno che Gigliola Cinquetti è anche autrice di molte canzoni, alcune delle quali ha anche inciso. E' il caso di "Un momento fa" e "Lasciarsi d'inverno" composte insieme al maestro Enrico Simonetti, "Gli sfrattati" e "Serenade pour deux amours" incisa e pubblicata solo per il mercato giapponese. Altri brani sono chiusi in un cassetto: si conoscono alcuni titoli di questi inediti "I cavalli della giostra" e "La superbia". Altro percorso artistico seguito da Gigliola è quello della conduzione di programmi televisivi. L'eleganza, lo stile e la classe hanno sempre contraddistinto questo suo ruolo fin dal primo programma pomeridiano del 1981 "Io sabato". Ha presentato più edizioni del "Concorso voci nuove di Castrocaro" nel corso dei quali ha "battezzato" personaggi come Eros Ramazzotti e Zucchero, per giungere alla grande conduzione dell'"Eufofestival" nel 1991. Da questo successo uno ancora più grande: "Festa di compleanno" per TMC, dall'ottobre del 1991 al marzo del 1992, "La festa della mamma" (1994), "C'era una volta il Festival di Napoli" e "Napoli prima e dopo" nel 1995 per giungere a "Vivendo Parlando" su SAT2000 (quattro edizioni dal 1998 al 2002) e a "Di che sogno sei" su RAISAT EXTRA (aprile/luglio 2004). Anche la radio ha dato a Gigliola grandi soddisfazioni, a cominciare da "Gran varietà", programma domenicale del 1967. Nel 1969 è la protagonista, assieme a Paolo Villaggio, di "La bella e la bestia" e nel 1970 di "Gigliola lustrissima circola con la gente". Negli anni '70 è la volta di "Andata e ritorno". "Gigliola, Gigliola" la impegnerà per tre anni consecutivi (1985-1987); un altro grande successo è la sua partecipazione del 1994 a "Tornando a casa", sigla "Sotto le stelle del jazz" di Paolo Conte, uno dei pezzi più belli del doppio CD "Live in Tokyo" . Dopo alcune partecipazioni a film musicali, nel 1966 Gigliola Cinquetti è protagonista di "Dio, come ti amo" (oggi film cult del genere, in Brasile è stato proiettato per 30 anni nella stessa sala cinematografica) e subito dopo di "Testa di rapa". Questo film ottiene un prestigioso riconoscimento, vince il Leone d'argento al Festival del Cinema di Venezia nella sezione ragazzi, ma un'incomprensibile censura ne vieta la proiezione. Più recentemente è stata nel cast del film di Pupi Avati "I Cavalieri che fecero l'impresa". In TV nel 1968 interpreta il ruolo di Zanze nella riduzione televisiva de "Le mie prigioni", ed è Dorina in "Addio giovinezza". Un ruolo drammatico nel 1971, "Il Bivio", ed un'altra bella prova la fornisce in una delle fiction di maggior successo della TV "Commesse" (1999), non dimenticando la bellissima esperienza teatrale in "L'uomo che inventò la televisione" assieme a Pippo Baudo e Lello Arena. Diplomata al Liceo Artistico di Verona (conseguì persino l'abilitazione all'insegnamento) Gigliola ha sempre amato la pittura e l'Arte. Ha anche realizzato alcune copertine di suoi dischi come "La Bohème" e "Mistero". Nel 1973 inizia una collaborazione con lo scrittore di favole per bambini Umbertino di Caprio ed illustra per lui il libro "Il pescastelle". Tale collaborazione ne produrrà, nel 1976, un secondo: "Inchiostrino". Nel 1981, dopo una lunga assenza dalle scene a seguito del matrimonio con il giornalista Luciano Teodori e la nascita del primo figlio Giovanni, Gigliola ritorna in TV in un ruolo completamente nuovo per lei, quello della giornalista televisiva nel programma di Federico Fazzuoli "Linea verde". Scrive per diversi giornali e nel 1996 RAI International le affida un programma estivo in cinque puntate dal titolo "Donne - Viaggio nella storia delle donne italiane". Nel 1998 SAT 2000 propone a Gigliola di condurre un talk-show quotidiano dal titolo "Vivendo Parlando" che avrà ben quattro edizioni. Con il giornale "L'Arena" instaura una collaborazione che dura cinque anni con la rubrica fissa "Pensieri al video" che compare ogni mercoledì sulle pagine dedicate alla cultura. Nel 2004 ha condotto "Di che sogno sei" su RAISAT EXTRA (aprile/luglio 2004), un magazine di attualità del quale è stata anche ideatrice. "Non ho l'età", dopo la vittoria a Sanremo, diventerà una bandiera, un inno per le mamme, le nonne, i papà d'Italia e di mezzo mondo grazie anche alla vittoria dell'Eurofestival. E' l'inizio di un clamoroso successo internazionale. Dalla Francia all'Argentina, dalla Spagna al Brasile, Messico, Colombia, dalla Germania al Canada e ancora l'Australia e il Giappone, tourneès trionfali, con le televisioni e le radio di tutto il mondo a contendersela. Un trionfo anche all'Olympia di Parigi, il tempio della musica leggera internazionale. Con Maurice Chevalier incide persino un disco"Lezione di Italiano (L'italiano)", e questo duetto rimane nella memoria per il clamore che suscitò. Milioni i dischi venduti da Gigliola in tutto il mondo. "Non ho l'età" sarà tradotta in diverse lingue, sempre interpretata da lei e conquisterà le classifiche di mezzo mondo. Sarà, insieme a "Volare" e qualche altra, la canzone italiana (interpretata da un artista italiano) più conosciuta e più venduta nel mondo. Dal 1964 ad oggi, sono circa 120 i paesi in cui sono stati pubblicati i dischi di Gigliola e 8 le lingue in cui ha cantato le sue canzoni. Altri successi mondiali tradotti in diverse lingue sono "La pioggia", "Alle porte del sole", "Dio come ti amo", "Gira l'amore" "Romantico blues". Molti successi sono stati incisi solo per i mercati internazionali: "Quando m'innamoro", "Le colline sono in fiore", "Zum Zum Zum". Il quasi secondo trionfo all'Eurofestival del 1974 in Inghilterra è l'inizio di un altro clamoroso ritorno al successo discografico internazionale. E avvenimento eccezionale, Gigliola riconquista il mercato anglosassone. Con "Go" versione di "Sì", Gigliola vola alto nella Hit Parade inglese, e in quelle di mezzo mondo. I trionfi giapponesi non si contano. La sua prima tournnèe risale al 1965 e vi tornerà parecchie volte sino al 1993 con una serie di concerti trionfali. Insieme al Giappone è forse la Francia il paese in cui Gigliola Cinquetti ha conquistato una popolarità immensa tanto da ottenere successi grandissimi con brani incisi solo per il mercato transalpino. Gigliola coglie un altro grande successo internazionale in Messico quando incide, nel 1968, con il famoso trio dei Los Panchos, l'ormai celebre "Gigliola Cinquetti e il trio los panchos in Messico" e sempre nello stesso anno, in Argentina, con la sua incisione dell'LP "Rosa d'amore", vince il primo premio del VII Festival Internazionale del Mar della Plata per le cantanti femminili. Bellissimo l'LP "Boniour Paris" che contiene pezzi straordinari interpretati da Gigliola con classe infinita e con la sensibilità tanto vicina ai grandi interpreti della canzone francese, come "Chanson pour l'Auvergnat" di Brassens, "Les feuilles mortes" di Prevert, "Ne me quitte pas" di Jacques Brel e la meravigliosa "Avec le temps" di Léo Ferré. E i paesi dell'Est Europeo? Anche lì Gigliola è molto conosciuta e parecchi sono i dischi pubblicati: dalla Russia, dove viene pubblicato persino l'LP "Pensieri di donna", alla Romania, dalla Polonia alla Jugoslavia, ma anche la Grecia (grande successo la sua versione greca de "La pioggia"), e Israele.
Testo originale a cura di Vincenzo Vizzari

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