Lavorando nel suo garage nei pressi di New York, il fisico americano Chester Carlson crea un congegno capace di riprodurre fotograficamente testi e immagini. é il prototipo della fotocopiatrice moderna, che verrà presentato pubblicamente dall'inventore il 22 ottobre 1938. Soltanto nel 1944, però, Carlson riesce ad avere, dall'Istituto Battelle, l'aiuto finanziario necessario per sviluppare il suo dispositivo. L'invenzione viene chiamata "xerografia", dalla parola greca "xeros" che vuol dire "secco", poiché la macchina non ha bisogno di liquidi per ottenere le copie. Essa si basa, infatti, su un tamburo caricato elettrostaticamente e cosparso di polvere nera d'inchiostro, su cui si fanno imprimere gli elementi "neri" dell'originale.
La prima fotocopiatrice per ufficio verrà prodotta, nel 1947, da una piccola società di Rochester, la Haloyd, che si trasformerà poi nella multinazionale Rank Xerox.
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